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Inaugurata “Atlas Maior”, la mostra di Natale della Banca di Piacenza

Aperta da domani 14 dicembre fino al 12 gennaio al PalabancaEventi di via Mazzini

È partito nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 13 dicembre, il simbolico viaggio che la Banca di Piacenza offre alla comunità piacentina in occasione delle festività natalizie. Destinazione, quell’universo senza confini rappresentato dall’Atlas Maior, il capolavoro cartografico realizzato nel ‘600 da Joan Bleau e al centro della mostra del PalabancaEventi inaugurata alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di “Rete Cultura Piacenza”: il sindaco del Comune di Piacenza Katia Tarasconi (con l’assessore alla Cultura Christian Fiazza), il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli (accompagnato dal consigliere di amministrazione Robert Gionelli), il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella, il direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio Manuel Ferrari. Presenti, tra gli altri, il comandante del 2° Reggimento Genio Pontieri col. Daniele Paradiso accompagnato dal ten. col. Massimo Moreni e Daniela Morsia della Biblioteca Passerini Landi (tra i prestatori). La Banca di Piacenza era rappresentata dal presidente Giuseppe Nenna, dal vicepresidente Domenico Capra, dal direttore generale Angelo Antoniazzi, dal vicedirettore generale Pietro Boselli e da componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

«Siamo orgogliosi di mantenere la tradizione di offrire alla città la mostra di Natale, quest’anno un po’ diversa dal solito e per questo ancora più interessante, nata per dare lustro all’Atlas Maior, dono di una cliente che ha riconosciuto nella Banca un posto sicuro dove le cose vengono custodite e valorizzate», ha sottolineato il presidente Nenna nel suo intervento di saluto, a cui è seguito quello del sindaco: «Il vostro Istituto di credito – ha affermato Katia Tarasconi – credo che interpreti davvero la visione della banca di territorio dimostrando di esserla quotidianamente con iniziative culturali e non solo. E l’iniziativa di questa mostra è speciale. So dal dott. Iommelli che avete messo tanto impegno per realizzarla. Grazie per l’opportunità che date ai nostri cittadini. State portando avanti i valori che rappresentava Corrado Sforza Fogliani nel migliore dei modi e oggi sarebbe orgoglioso di essere qui con noi».

Il direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese Antonio Iommelli, curatore della mostra, ha confessato di «aver ricevuto per Santa Lucia il regalo più bello chiedendogli di curare questa mostra. Sono esperto del ‘600, ma non di cartografia; quindi per me è stata una sfida far dialogare questo tesoro di atlante con altri oggetti d’arte presenti a Piacenza». Il direttore dei Musei Civici ha poi invitato in Sala Corrado Sforza Fogliani gli intervenuti, accolti da una scenografia d’impatto, illustrata dallo stesso curatore. Al centro della stanza, in un grande tavolo rotondo, si trovano esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior di Blaeu. Al centro del tavolo, una sfera luminosa cattura immediatamente l’attenzione: si tratta di un globo alto cinque metri realizzato ad hoc, basato sui disegni originali di Blaeu, che per la prima volta vengono trasformati in un mappamondo tridimensionale. Questa creazione unica illumina delicatamente i volumi e simboleggia la visione del mondo offerta dal celebre cartografo.

Il globo rappresenta un punto focale di grande impatto visivo, evocando il desiderio di esplorazione e la precisione scientifica che hanno caratterizzato l’opera di Blaeu. L’installazione crea un’atmosfera suggestiva e invita i visitatori a riflettere sulla bellezza della cartografia antica e sulla sua capacità di modellare la nostra comprensione del mondo.

“Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte” è allestita in modalità multimediale da NEO (Narrative Environments Operas), la società di Milano che ha già curato con successo la scorsa estate Icônes, e rientra tra le iniziative di Rete Cultura Piacenza. L’apertura al pubblico è prevista per domani, sabato 14 dicembre (e fino al 12 gennaio), a partire dalle 10. La mostra è incentrata sui dieci volumi (con 594 incisioni) dell’Atlas Maior di Joan Blaeu, di proprietà dell’Istituto di credito di via Mazzini dopo la donazione avvenuta nel 2010 da parte di Annarosa Mars (vedova del compianto ing. Bruno Torretta e socia benemerita dell’Istituto mancata nel 2020 all’età di 97 anni) con questa dedica: “La Banca di Piacenza rappresenta al meglio i valori del territorio piacentino, con spirito autonomo e indipendente”.

L’evento – al quale è stato dedicato un catalogo (stampa, Kréati) con contributi di Giuseppe Nenna, Antonio Iommelli, Graziano Tonelli, Giulia Mazzocchi – offre l’opportunità di esplorare il mondo della cartografia storica attraverso un percorso suddiviso in quattro sezioni tematiche, in cui i visitatori potranno ammirare mappe dettagliate, dipinti e strumenti scientifici dell’epoca.

ALLESTIMENTO

L’esposizione, caratterizzata da un allestimento immersivo, inviterà a scoprire le tecniche cartografiche, l’evoluzione delle rappresentazioni geografiche e il contesto storico-culturale in cui prese forma lo straordinario progetto di Blaeu.

Quattro le sale del PalabancaEventi coinvolte.

Sala Corrado Sforza Fogliani: Il Cuore dell’Atlas – Al centro della mostra saranno esposti i dieci volumi dell’Atlas Maior le cui pagine, ricche di dettagli e informazioni, invitano a esplorare luoghi lontani e a scoprire culture e dinamiche politiche di un’epoca. La sfera luminosa del mappamondo tridimensionale, ispirato ai disegni originali di Willem Blaeu, padre di Joan, proietterà i visitatori in un’epoca in cui il desiderio di esplorare il mondo era un motore potentissimo.

Sala Carnovali: Abissi senza fine – Le due tele provenienti da Palazzo Farnese di Piacenza (Francesco Monti detto il Brescianino, Mare in burrasca con navi alla deriva; Pieter Mulier detto il Tempesta, Mare in burrasca con naufragio), racconteranno le pericolose avventure dei navigatori.

Raffiguranti tempeste marine in tutta la loro furia, queste opere ricordano i rischi affrontati da coloro che, spinti dalla sete di scoperta, si avventuravano in mari sconosciuti e ci aiuteranno a comprendere il ruolo fondamentale della cartografia nella navigazione. Si ammirerà, infine, una ricca collezione di strumenti scientifici, tra cui un’armilla e un cannocchiale provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, a testimonianza dell’intreccio tra esplorazioni celesti e marittime, un connubio che guidò le ambiziose imprese della Compagnia olandese delle Indie orientali, per la quale i Blaeu lavoravano.

Sala Raineri: Tra pennello e compasso – In questa sala, le immagini dei dipinti di Jan Vermeer (che ritraggono interni borghesi adornati da mappamondi e carte geografiche) dialogheranno con le tavole cartografiche dell’Atlas Maior in una suggestiva videoinstallazione sincronizzata. Le proiezioni sulle pareti creeranno un’atmosfera magica, dove arte e cartografia si fonderanno in un’unica esperienza sensoriale. La presenza di due globi antichi, uno celeste e uno terrestre, provenienti dall’Opera Pia Alberoni di Piacenza, confermerà la diffusa passione per questi oggetti, che rappresentavano non solo strumenti di conoscenza, ma anche e soprattutto simboli di status e raffinatezza.

Sala Douglas Scotti: Farnese Mundi – L’esposizione culminerà con un omaggio a Piacenza, luogo di nascita di illustri esploratori come il missionario Dionigi de Carli. Una mappa del ducato farnesiano, realizzata da Blaeu e inserita dal cartografo nell’VIII volume dedicato interamente all’Italia, offre un’istantanea preziosa del territorio in un momento storico cruciale, evidenziando il legame tra la città e i grandi viaggiatori dell’epoca, come Alessandro Farnese. La presenza, infine, di oggetti esotici e animali tassidermizzati, come un vaso con decorazioni cinesi e le collezioni del Museo di Storia Naturale di Piacenza, sottolineerà l’eterna curiosità dell’uomo di esplorare e comprendere il mondo che lo circonda, facendo rivivere lo stupore e la meraviglia che i viaggiatori provavano alla vista di nuove e straordinarie creature.

MANIFESTAZIONI COLLATERALI

Affiancheranno la mostra alcune manifestazioni collaterali che si terranno al PalabancaEventi con inizio alle 18. Ecco il calendario (che si arricchirà strada facendo):

– Lunedì 16 dicembre: Atlas Maior, 360 anni di un capolavoro cartografico, relatore l’ing. Luigi Rizzi.

– Giovedì 19 dicembre: Piacenza e il viaggio in Italia tra Seicento e Settecento, conferenza con il dott. Graziano Tonelli.

– Giovedì 9 gennaio: La cartografia tra scienza e politica, con intervento della prof. Valeria Poli.

VISITE GUIDATE AL COLLEGIO ALBERONI

L’Opera Pia Alberoni, tra i prestatori, ha programmato – in occasione della mostra – due visite guidate al Collegio secondo questo calendario:

– Domenica 29 dicembre e lunedì 6 gennaio, ore 16: Il mondo sulla carta. I tesori della Biblioteca Alberoni. Antichi atlanti e preziose mappe dal fondo Mars Torretta e dagli altri fondi librari Alberoni. Visita guidata speciale. Ingresso ridotto 6,00 euro.

ORARI

Orari e giorni d’accesso alla Mostra “Atlas Maior – Un universo senza confini – La cartografia, il viaggio e l’arte”

Da martedì a venerdì: 16 – 19

Sabato e domenica: 10 – 13 / 16 – 19

Giorno di chiusura: lunedì

Giorno di Natale: chiuso

Aperture straordinarie:

Lunedì 16 dicembre: 16-19

Giovedì 26 dicembre: 10 – 13 / 16 – 19

Lunedì 30 dicembre: 16 – 19

Lunedì 6 gennaio: 10 – 13 / 16 – 19\

L’ingresso alla mostra è libero.

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