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    Intitolato a padre Andrea Corna il percorso che porta alla cupola del Pordenone

    La “Salita al Pordenone” allestita nella basilica di S. Maria di Campagna dalla Banca di Piacenza permetterà, d’ora in poi, di ricordare anche padre Andrea Corna.

    L’assito posto lungo il “camminamento degli artisti” – il percorso recentemente recuperato e restaurato grazie all’istituto di credito di via Mazzini è stato infatti intitolato al frate francescano originario di Mottaziana di Borgonovo, che nei primi anni del Novecento svolse la sua missione spirituale proprio nel Convento di Campagna; il percorso  consente di salire fino ai piedi della cupola affrescata tra il 1530 ed il 1532 da Giovanni Antonio de’ Sacchis, attraverso cento gradini.

    La cerimonia d’intitolazione si è svolta alla presenza del Guardiano dei Frati minori, padre Secondo Ballati, del Vicesindaco di Piacenza, Elena Baio, del Presidente del Comitato Esecutivo della Banca di Piacenza, Corrado Sforza Fogliani – intervenuto insieme al Direttore generale Mario Crosta, al Condirettore Pietro Coppelli e al Vicedirettore generale Pietro Boselli – e di padre Grigore Catan, parroco della comunità piacentina della Chiesa cristiano-ortodossa del Patriarcato di Mosca.

    Alla toccante lettura – da parte dell’attore Mino Manni – di un madrigale tratto dal libro su S. Maria di Campagna scritto nel 1908 da padre Corna (e recentemente ripubblicato dalla Banca in edizione anastatica), hanno fatto seguito le parole di padre Ballati.

     “Padre Corna – ha detto il Superiore di Campagna prima della benedizione – è un benemerito della nostra comunità francescana. Grazie ai suoi studi e al libro scritto esattamente un secolo fa, ha amplificato la conoscenza del nostro convento e della basilica. Purtroppo, tendiamo a dimenticare non solo chi ci ha preceduto, ma anche i loro gesti importanti; ecco perché oggi sono lieto che venga scoperta questa targa, che permetterà di ricordare in eterno la figura e l’impegno di padre Andrea”.

    Il Vicesindaco di Piacenza ha invece parlato di “un bel gesto di riconoscenza nei confronti di chi si è speso, con encomiabile passione, per la basilica più amata dalla comunità piacentina”, aggiungendo: “Una chiesa che, grazie alla “Salita al Pordenone” ideata e organizzata balla Banca di Piacenza, sta contribuendo a far conoscere il nostro territorio anche oltre i confini nazionali”.

    L’avv. Sforza Fogliani ha invece posto l’accento sull’importanza di ricordare i benemeriti del passato: “ascoltando la riflessione fatta da padre Secondo – ha detto Sforza – mi torna in mente un elzeviro scritto da Vittorio Sgarbi secondo cui, purtroppo, “gli uomini passano, ma le pietre restano”. Con questa iniziativa, che rappresenta il 71° evento collaterale alla “Salita al Pordenone”, vogliamo dimostrare che anche gli uomini restano, che il loro ricordo, il loro impegno e le loro opere resistono allo scorrere del tempo. D’ora in poi, chi compirà la “Salita”, oltre ad ammirare la basilica dall’alto e gli affreschi del Pordenone da vicino, potrà leggere il nome di padre Andrea Corna e magari anche scoprire e conoscere il suo impegno per la comunità di Campagna”.

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