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    Libera Piacenza sul caso Caruso: “Parliamo coi giovani dell’importanza delle istituzioni, e ora?”

    Lo shock dell’arresto del presidente del Consiglio comunale Giuseppe Caruso è rimbalzato in tutta Italia, ma le ricadute “morali” più pesanti possono essere riscontrate in Libera, associazione che da anni fa della lotta alle mafie una propria bandiera.

    Antonella Liotti, referente piacentina dell’associazione, non nasconde il proprio sconcerto: “Una situazione veramente preoccupante, nonostante siamo ancora agli inizi, a livello di indagini ancora, ma le accuse sono veramente molto gravi Caruso è stato eletto con i voti dei politici, dovranno prendere una posizione concreta. E’ un colpo fortissimo alla nostra città”.

    Liotti e tutta Libera in passato erano stati protagonisti nella restituzione alla cittadinanza di un capannone confiscato alla mafia a Calendasco. In quell’occasione gli studenti avevano contribuito a pulirlo. Un tema, quello dell’esempio per le nuove generazioni, che sta particolarmente a cuore alla referente di Libera: “Noi andiamo a parlare nelle scuole dell’importanza delle istituzioni, cosa gli raccontiamo? Abbiamo portato 300 ragazzi da Piacenza ad assistere al processo Aemilia, dal Liceo Gioia, Colombini, Romagnosi, Isii Marconi, gli scout. Spesso sono più informati questi ragazzi degli adulti. Dobbiamo riflettere sui pericoli che abbiamo in casa nostra”.

    Libera vuole avere informazioni certe, e che la politica si muova. In conclusione Liotti precisa che Libera non vuole essere accostata a partiti politici, “noi siamo apartitici. Ma questa è la nostra forza, perchè siamo liberi di dire quello che pensiamo, per questo chiediamo che la politica piacentina faccia chiarezza”.

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