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    Motociclista morto: concessi i domiciliari all’operaio di Rottofreno

    Si è tenuta questa mattina presso il tribunale di Piacenza l’udienza di convalida per l’arresto del 45enne operaio installatore di Rottofreno, accusato di aver causato la morte del motociclista 36enne in uno schianto avvenuto in località La Gatta di Castel San Giovanni.

    Il Gip Fiammetta Modica ha convalidato l’arresto e concesso i domiciliari che l’uomo trascorrerà presso l’abitazione di un congiunto.

    Avv. Francesca Beoni

    Il pm Daniela Di Girolamo aveva chiesto la misura della custodia cautelare in carcere ma il giudice ha accolto l’istanza presentata dal difensore, l’avvocato Francesca Beoni.

    L’operaio è stato interrogato ed ha fornito la propria dinamica dell’incidente sostenendo di non aver tagliato la strada al motociclista, tanto che l’impatto sarebbe avvenuto contro la parte posteriore del pick-up.

    Nell’udienza sono anche stati resi noti i risultati degli esami tossicologici ed alcolimetrici dai quali è emerso un tasso alcolemico di 0,88 g/l. e tracce di stupefacenti.

    Il prelievo coattivo è però stato effettuato solo cinque ore dopo l’impatto e non nell’immediatezza dello stesso. L’imputato ha raccontato di aver bevuto un paio di birre successivamente all’incidente.

    Il giudice ha invitato la procura a riformulare il capo di imputazione con una fattispecie meno grave.

    Domani dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo del 36enne.

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