«La frana mette a rischio la sicurezza dei cittadini, impedisce loro di muoversi, isolandoli, e ha gravi ripercussioni sul tessuto economico, limitando il lavoro di una decine di imprese e dell’indotto che genera nella valle».
«Secondo un professionista del settore movimento terra – ha affermato Murelli – in poco tempo si potrebbe creare un passaggio. In un paio di giorni la strada potrebbe essere liberata dai tronchi e dal fango. Poi, sarebbe importante riuscire ad aprire un collegamento temporaneo da e per Ferriere. I cittadini, ma penso anche a un eventuale soccorso sanitario, sono costretti, per aggirare la frana, a compiere molti chilometri in più su una strada impervia per salire o scendere dalla valle. Inoltre, la viabilità potrebbe peggiorare con le prime gelate o con la neve. Almeno una decina di aziende rischiano di fermarsi e in estate potrebbe risentirne anche il turismo, perché rimarrebbero isolate imprese della ristorazione e del commercio. Comunque, attendo dati scientifici certi, quelli che emergeranno dai sensori che saranno piazzati dall’Università di Modena e dai rilievi che effettuerà il Genio civile. Mi auguro che i tempi siano brevi perché è urgente dare risposte a chi ancora popola la montagna».