Un modo per spezzare la monotonia di queste giornate. Simone Tizzoni, titolare con Ruggero Bongiorni del centro medico Geokinetic di via Lanza, ha lanciato, ispirato da Bobo Vieri, l’ “aperitivo sportivo” su Instagram, un modo per parlare di atleti che possono raccontare aneddoti e come tenersi in forma in questa quarantena.
FORTE
Come “ospiti” ci sono rugbisti, calciatori di livello e pallavolisti. Giulio Forte ha raccontato la sua esperienza, la sua carriera, prima di incontrare quella che sarebbe diventata poi sua moglie Denise. “Un metodo di allenamento diverso da quello del calciatore. La vita del rugbista è particolare: abbiamo allentamenti anche di primissima mattina, 4 ore divise negli orari più freschi della giornata. Sul campo tecnica individuale e poi tanta palestra. Durante la stagione dalle 8 del mattino circa, puntuali alla riunione perchè altrimenti si riceve la multa”. Ma soprattutto vengono monitorate le attività del sonno, il peso. Il rugby da una misura della fatica diversa rispetto ad altri sport, è molto impattante”.
PAPONI
Secondo ospite Daniele Paponi, bomber del Piacenza Calcio, il quale ha raccontato il suo esordio il Serie A a 17 anni: “Credo di aver superato anche il record di Buffon – sottolinea con orgoglio il “Papo” – e ricordato per il gol dello Scorpione a Parma, 18 anni. Mi ricordano ancora 15 anni dopo per quel gol”.
“A Piacenza mi sono trovato benissimo – racconta -, con gente che ha voglia di lavorare, con metodi di lavoro originali. Sono 15 anni di professionismo, ho passato tutti i metodi possibili”. Paponi ha giocato anche nel Montreal Impact con Nesta, Di vaio, Pisanu e Matteo Ferrari. “Un’esperienza importante, noi nasciamo col pallone attaccato ai piedi, li la cultura è molto diversa. Anche i metodi di allenamento”. Sottolinea che nella carriera da calciatore “a lungo andare bisogna imparare a gestirsi. Quando capisci come dare il giusto peso alle cose, il calcio passa tra virgolette in secondo piano, e sei più libero di testa”.
CARDONA
Atleta cubano di 43 anni, atleta del mondo, ha viaggiato tanto per sport. Ravenna, Cuneo, Piacenza, Latina. Ora gioca a Garlasco, D1. “Ho dovuto lasciare i piani alti perchè dicevano che avevo un pessimo carattere. Ma va benissimo così. In diverse situazioni certi giocatori non parlano, stanno zitti perchè guadagnano. Ci vogliono tanti ingredienti in una squadra, e spesso per chiudere il punto alla fine si dava alle persone di pessimo carattere. I giovani devono prendere alcune situazioni negative come sfida e ricaricarsi”.
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