Sarà il progetto della città. L’Emporio Solidale reso possibile da una fitta rete di collaborazioni tra cui Comune, Auser, Caritas, Croce Rossa e Svep prende vita e oggi nella sede di Via Primo Maggio è stata fatta la consegna ufficiale all’associazione che gestirà il luogo dal prossimo marzo. Questo progetto, voluto fortemente dalla Fondazione Piacenza e Vigevano e Diocesi, ha visto il suo concepimento con la precedente amministrazione Dosi nei primi mesi del 2016, e l’attuale l’ha fortemente sposato, come la stessa sindaca Barbieri spiega: “Una risposta sociale, perchè può dare risposte ai nuovi poveri, ovvero coloro che non riescono o con difficoltà arrivano a fine mese, oppure da richiedere l’intervento del servizio sociale. Sono coloro che si trovano nella cosidetta zona grigia. Penso che Piacenza possa essere fiera di avere una struttura come questa. I nuovi poveri devono uscire da questa condizione, che oggigiorno comprende talvolta i genitori separati, ed essere ascoltati. Spesso si guarda ciò che non va di Piacenza, credo che dobbiamo essere orgogliosi del nostro territorio”.
Una delle caratteristiche di questa nuova realtà che va nascendo è proprio l’ascolto delle persone in difficoltà, grazie al contributo degli stessi piacentini. Ci sarà posto per la consulenza e l’orientamento per la risoluzione di problematiche sociali, sanitarie e lavorative, il target non è quello delle persone in povertà estrema, ma coloro che rischiano di passare in una situazione di impoverimento. Il supermercato sarà di supporto per questo, come sottolinea Laura Bocciarelli di Svep: “Mi sento di lanciare un appello a tutti i cittadini perchè l’attività che partirà nei prossimi mesi sarà possibile grazie soprattutto a volontari e a realtà piacentine che daranno il proprio contributo riempiendo gli scaffali. L’associazione è nata dalla volontà di 5 soci fondatori, ma è aperta a chiunque voglia partecipare”.
I lavori hanno mantenuto i corpi principali già esistenti per complessivi 3000 mq circa, che oltre all’emporio ospiteranno anche un negozio/esposizione di mobili e laboratorio di falegnameria. Le scelte progettuali sono state improntate al rispetto dell’ambiente per una struttura che lo stesso presidente della Fondazione Massimo Toscani definisce “la più grande della Regione”. “Qui si tratta di dare una mano concreta, offrendo 6 mesi di tempo a coloro che verranno seguiti per uscire da questa zona grigia di difficoltà economico-sociale”. Hanno contribuito alla costruzione materiale le aziende Giuppi, Fontanella e Cella, nonchè lo studio Fraschetti, Rossetti e Cantoni.
Ultima parte dell’Emporio è dedicata a uno spazio completamente dedicato ai bambini, al loro stupore e gioia di vivere, un po’ come quella che il Vescovo Gianni Ambrosio ha ammesso di aver provato nel vedere il completamento di un processo iniziato quasi 3 anni fa. “Rendo grazie al Signore per la realizzazione di quest’opera, un regalo di Natale bellissimo per la città. Ci ricorda che noi tutti siamo in difficoltà per tanti motivi, il Signore ha voluto darci una mano preziosa, e i piacentini vanno ringraziati per quello che hanno fatto, con una solidarietà cristiana riscontrabile in tanti concittadini”.