In queste ore il sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri, è stato tirato in ballo un po’ da tutta la sinistra Piacentina (leggi qui e qui) in merito alla presenza di Stefano delle Chiaie presso una struttura comunale piacentina (La Casa delle Associazioni) dove si terrà la presentazione di un libro scritto alcuni anni fa dal leader storico di Avanguardia Nazionale. Se gli attacchi al Primo Cittadino erano stati duri, anche la sua risposta non è per nulla tenera. Eccola:
“Trovo vergognosamente strumentale e fuori luogo l’attacco che diversi esponenti delle varie sinistre, oltretutto ex amministratori di questo comune di cui quindi dovrebbero ben conoscere i regolamenti, rivolgono alla mia persona e all’amministrazione che rappresento in merito alla presentazione del libro di Delle Chiaie. Voglio che sia chiaro a tutti – anche a chi evidentemente accecato dalla propaganda finge di non saperlo – che la richiesta di utilizzo della sala di Via Musso è stata avanzata da un circolo culturale piacentino direttamente al gestore della struttura, l’Auser, il quale, applicando correttamente un regolamento e dei criteri d’uso non fa altro che concedere alla stessa associazione l’utilizzo di uno spazio pubblico, che paga e di cui è responsabile. E’ una richiesta che non è soggetta ad approvazione o autorizzazione da parte dell’Amministrazione, come ben sanno – e fingono di non sapere – gli ex assessori del Comune di Piacenza che oggi si abbandonano ad accuse tanto misere quanto meschine”.
“Se l’obiettivo di questi improvvidi detrattori del Comune di Piacenza era quello di fare pubblicità a un autore e a un libro che essi stessi contestano, sappiano che sono pienamente riusciti nell’intento. Tanto che, visto il clamore che la vicenda sta creando, rimetterò al Comitato provinciale per la Sicurezza la tematica, perché si valutino eventuali questioni di ordine pubblico. Se, invece, lo scopo di questi attacchi, come pare peraltro emergere dai comunicati diffusi, è quello di manifestare il non gradimento alla presenza del Sindaco alle manifestazioni del 25 aprile, non rimane agli stessi autori che comunicarmelo, senza trovare scuse strumentali e infondate”.
“Per buona pace degli esponenti della sinistra, infine, non essendo il libro in questione tra le mie letture di riferimento, qualora si tenesse l’iniziativa non sarò sicuramente presente”.