Sono tante ancora le tappe prima di arrivare al nome del nuovo Segretario del Partito Democratico. Eppure già adesso le prime strategie sono state imbastite. E’ scaduta ieri la presentazione delle candidature a Segretario nazionale, che vede in lizza Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino e Nicola Zingaretti. Sono già stati insinuati dei dubbi sulla raccolta firme di Giachetti e Ascani: alcune non sarebbero regolari, in quanto raccolte “via mail”, stando a Repubblica.it.
Francesco Boccia, Dario Corallo, Roberto Giachetti, Maurizio Martina, Maria Saladino, Nicola Zingaretti: sono questi i candidati che oggi hanno consegnato le firme e che, ultimate le operazioni della Commissione per il Congresso, si contenderanno la leadership del PD#congressoPd pic.twitter.com/EEalyZJntB— Partito Democratico (@pdnetwork) December 12, 2018
A Piacenza è stato presentato il cronoprogramma. Giovanna Palladini, Christian Fiazza, Antonio Ardizi, Edmondo Ioannini, Giorgio Alessandrini e Silvio Bisotti, segretario piacentino del PD, hanno illustrato le tappe aggiungendo qualche considerazione personale. “Tutto il percorso sarà governato da una Commissione Congressuale – ha sottolineato Bisotti -, siamo uno dei pochi partiti che garantisce una elezione democratica del proprio rappresentante. Il Congresso deve essere una cosa seria, il PD è costantemente oggetto di dileggio, e questo trovo sia stucchevole. Per ogni cosa il problema sembra essere il PD, è questo è sbagliato. Questa tentazione purtroppo non è soltanto dei leoni da tastiera, ma a volte attraversa gli iscritti al partito, la critica deve essere anche radicale ma costruttiva”. Sulla situazione piacentina Bisotti tiene a precisare che l’amministrazione Barbieri, pur avendo vinto le elezioni del 4 marzo scorso, mostra molti “limiti”. “Anzi – aggiunge – trovo dei grossi rallentamenti su alcuni progetti come il Bando periferie e il nuovo Ospedale. Due cose importanti per i servizi alla persona, ma che stanno passando di scrivania in scrivania”.
Il Congresso deve essere, nelle parole del Segretario cittadino, “un punto di partenza, non di arrivo. Non basta l’elezione di un rappresentante, dovrà produrre cambiamenti concreti, che riguarderanno sicuramente il modo di proporsi alla società italiana. Perciò importante il confronto su idee e contenuti, non sulle persone e sulla loro personalità”. Il Congresso deve essere “inclusivo, in una società che non ascolta più”. “I competitor ci sono, nessuno ha la vittoria in tasca, l’auspicio è comunque quello di trovare un 51% per qualcuno che possa rappresentarci appieno. Basta pettegolezzi, un minuto dopo l’elezione definitiva del segretario ci renderemo disponibili per quello che è necessario. Non abbandoneremo la nave, ci renderemo disponibili a fare un passo di lato”.
Prossiam tappa dal 7 al 23 gennaio, quando si terranno le assemblee di circolo, con elezione dei delegati alla convenzione provinciale e votazione dei candidati della segreteria nazionale. Il 29 o il 30 gennaio si terrà la convenzione provinciale, con elezione dei delegati alla convenzione nazionale. Primarie il 3 marzo