Prosegue la nostra rubrica “Uniti dalle parole”. Questa volta, per il nostro “teatro a domicilio” abbiamo coinvolto l’attore piacentino Corrado Calda che ha subito accolto la nostra proposta e, con la complicità della moglie, ci ha preparato una sorpresa (scoprite sotto i momenti salienti della sua carriera).
Del resto con la “clausura” forzata abbiamo tutti un po’ più tempo. Partiamo proprio da qui: come sta vivendo questa quarantena.
«La sto vivendo tutto sommato bene, in casa, io con mia moglie (che è una scrittrice). Abbiamo un sacco di cose da raccontarci, da fare. Lavoriamo a molti progetti futuri e ci confrontiamo fra noi».
Non sentite questa sorta di “cappa emotiva” che aleggia sopra Piacenza, duramente colpita dal virus?
«La pressione psicologica in questa città, su ciascuno di noi, soprattutto per quello che abbiamo vissuto a marzo, è molto forte. Con mia moglie cerchiamo di limitare la conversazione sull’emergenza a pochi minuti ogni giorno. Il resto del tempo lo passiamo parlando di altre cose e soprattutto scriviamo. Oltre che attore e regista sono anche sceneggiatore e quindi scrivo. Giusy (Càfari Panico ndr) che è una poetessa a sua volta scrive e pubblica quotidianamente su Facebook le sue Poesie della luce e dell’ombra».
Ne parlerete anche poco di quanto avviene attorno a voi, ma traspare con forza da quello che Giusy scrive. Anzi possiamo pubblicare qui i suoi ultimi versi, dedicati proprio ai numeri terribili dell’infezione, che scandiscono lo scorrere di queste giornate?
«Si certo!».
I numeri -tutti incollati
ad aspettarli, sempre loro,
i numeri – brutali e precisi
come chiodi nel muro.
Severi giudici
della nostra esistenza
e delle nostre ricchezze,
onesti connettori
dei segreti dell’universo,
non c’è nulla di male
in voi, preziosi binari
di comprensione e di sapienza.
Ma che Nessuno, Nessuno,
osi dimenticare
che dietro la vostra uniforme
ci sono storie, e visi, e corpi,
dolore, gioia, amore,
speranza e rassegnazione,
orgoglio, viltà, dedizione,
sacrificio, eroismo e viltà,
coraggio, fiducia,
in definitiva…la Vita.
In questa società moderna la poesia è un genere che pochi frequentano ed è un peccato perché la forza evocativa che hanno le parole messe lì, in fila … come i numeri, … è notevole! Ma ritorniamo al vostro quotidiano in tempo di quarantena. Cosa vi manca di più della vita normale?
«Se devo dire … ci mancano piccole cose come scendere al bar sotto casa e berci un tè a metà pomeriggio. Oppure andarci a prendere un gelato alla sera. In questa stagione, che è bellissima, normalmente passeggiamo verso una gelateria che ci piace e guardiamo il tramonto. Ci mancano i piccoli momenti.
Un’altra cosa che facevamo spesso è andare a Travo a camminare sul lungo Trebbia. E’ sempre stato fonte di grande ispirazione. Anche il pediluvio di Bobbio, dopo il ponte Gobbo, dove un tempo c’erano le terme. C’è una vasca ancora funzionante. Tante volte ci siamo seduti lì con i piedi nell’acqua ed abbiamo incontrato i personaggi più improbabili, compreso un premio Oscar, durante la manifestazione “Fare Cinema” di Bellocchio. Ci sono venute svariate idee per scrivere delle cose. Ci manca e ci mancano le lunghe passeggiate primaverili.
Soprattutto ci mancano i nostri viaggi divertenti, le nostre tourneé. Recentemente eravamo stati a Roma, agli studios, perché abbiamo scritto una sceneggiatura per un film. Dovevamo anzi partire proprio in questi giorni per andare a Malta ed iniziare le riprese del film scritto da me, Giusy e Angelo Frezza, il regista con cui avevo già girato Sweet Sweet Marja».
Invece?
«Invece siamo tutti a casa, troupe, attori. Tutti! Il film (prodotto dalla Due P.T.) è ambientato d’estate e quindi se non si riesce a girarlo in tempi brevi – cosa improbabile – slitterà all’anno prossimo».
Nel frattempo non ci resta che consolarci con il contributo che Corrado Calda ha preparato per i lettori di PiacenzaOnline e che si intitola “I dialoghi della quarantena”, anche questo realizzato con il coinvolgimento della moglie Giusy.
Buona visione
Chi è Corrado Calda
Corrado Calda, attore, regista e autore laureato al DAMS e diplomato alla Bottega Teatrale di Recitazione ha poi conseguito due master europei con l’ATELIER della Costa Ovest. E’ stato coprotagonista della serie televisiva Turbo andata in onda su Rai Due nel 2000 ed è stato protagonista a fianco di Maria Grazia Cucinotta nel film – commedia “Sweet Sweet Marja”. E’ stato in concorso al David di Donatello nel 2008 come attore e sceneggiatore e nel 2017 come regista con il cortometraggio da lui scritto “La buona scuola”. In teatro ha lavorato con Luca Ronconi, Claudio Longhi, Lorenzo Loris e Laura Pasetti per citarne alcuni. Ha fondato l’Associazione Culturale Muselunghe con sede a Milano, le Muselunghe hanno prodotto, tra gli altri, lo spettacolo Amaldi L’Italiano che è stato rappresentato anche al CERN di Ginevra con l’introduzione di Fabiola Gianotti. Collabora come sceneggiatore con la DUPT Cinema Srl di Roma