Dopo la consegna, nei giorni scorsi, si un’ambulanza Bobbio ieri è entrato in servizio anche un nuovo mezzo per il soccorso avanzato. Si tratta di un’automedica, una Subaru Forrester 2000 4×4 dotata di cambio automatico, per rendere ancora più sicura la guida del veicolo.
L’automedica è a disposizione della rete provinciale del 118, dove sono attive quattro postazioni H24, collocate in Pronto soccorso e alla caserma dei Vigili del Fuoco a Piacenza, a Roveleto di Cadeo e a Farini. Gli equipaggi sono costituiti da medico, infermiere e autista o da infermiere e autista.
Nel 2019 i mezzi di soccorso avanzato del 118 hanno percorso 95mila chilometri: se si aggiunge la distanza coperta da altri veicoli, si raggiungono i 200mila chilometri. Il sistema provinciale si avvale poi anche delle ambulanze di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola, con identici equipaggi.
“Il ricorso all’automedica – spiega Stefano Nani, coordinatore 118 – è ritenuto più agile e veloce (e quindi più funzionale) in alcune aree geografiche rispetto a mezzi di dimensioni più grandi tipo l’ambulanza. L’invio di questi mezzi consente quindi di ridurre i tempi di percorrenza e di rendere immediatamente disponibile il personale in servizio per rispondere ad altre eventuali richieste”. L’invio dei mezzi più idonei al soccorso è gestito dalla Centrale operativa Emilia Ovest.
Complessivamente, nel 2019 i mezzi di soccorso avanzato del 118 di Piacenza hanno eseguito 10.272 interventi, di cui 5209 per codice rosso. Il mezzo di soccorso avanzato era presente nella maggior parte dei casi più critici, in particolar modo negli interventi che riguardano eventi cardiologici (2184), seguiti da criticità respiratorie (1774) ed eventi traumatici (1620 casi).