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Piacenza, nuovi contratti  in calo a gennaio ma in lieve aumento nel primo trimestre 2025

Dopo la “ripresina” del dicembre scorso (un +0,6% che non ha comunque modificato granché il bilancio di un anno chiuso con un calo del 2,5%), il numero dei nuovi contratti che le imprese della provincia di Piacenza intendono attivare nel mese di gennaio 2025 risulta nuovamente in flessione.

I dati, elaborati dal Sistema informativo Excelsior, gestito da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in collaborazione con l’Ufficio Studi della Camera di commercio dell’Emilia, indicano, infatti, un -3,5%, per un totale di 2.760 nuovi contratti.

Lo sguardo rivolto al primo trimestre di quest’anno, al contrario, fa invece emergere un dato leggermente positivo (+0,3%), che porterà il numero delle attivazioni a quota 7.340.

parla registrano quindi una calo del 3,5% nel primo mese dell’anno e un lieve aumento (+0,3%) nel primo trimestre.

In dettaglio, per quanto riguarda il mese di gennaio l’industria manifatturiera e le public utilities, seppur mostrando un calo nel numero dei nuovi contratti (680 contro gli 820 del gennaio 2024), mantiene la quota più alta sul totale (24,6%); in calo anche le costruzioni, settore in cui sono  previsti 160 nuovi contratti, con una diminuzione del 20,0% rispetto al gennaio 2024.

Per i servizi, che assorbono il 69,6% dei nuovi contratti del mercato del lavoro piacentino, è previsto un aumento del 3,8% rispetto al gennaio 2024, con dinamiche molto diverse tra i singoli comparti: sono in forte crescita il commercio (+63,2%) e i servizi di alloggio e ristorazione (+31,6%), mentre i servizi alle persone mostrano un dato stabile (290 nuovi contratti come nel gennaio 2024) e i servizi alle imprese, infine, registrano un calo del 22,2%.

Tra i nuovi contratti prevarranno, come di consueto, quelli a tempo determinato (34%), seguiti da quelli di somministrazione (27%), le assunzioni a tempo indeterminato (24%), altre forme conmtrattuali (11%) e, infine, i contratti di apprendistato (4%).

Tra gli elementi più significativi dell’indagine spicca la rilevante quota di nuovi contratti riservata ai giovani con meno di 30 anni, che arriva al 35,2%. I giovani sono particolarmente richiesti in qualità di tecnici informatici, telematici e delle comunicazioni (per una quota del 48,1% del comparto) e di insegnanti nella formazione professionale; istruttori, allenatori (35,7% dei nuovi contratti nel comparto), tecnici in campo ingegneristico (37,5%), operatori della cura estetica (54,2%), addetti alla segreteria ed agli affari generali (46,9%), addetti alle vendite (57,9%), operai specializzati nelle lavorazioni alimentari (90,6%), operai specializzati macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (42,2%), operai addetti all’assemblaggio di prodotti industriali (58,2%).

L’avvio del 2025 è segnato anche da un ulteriore aumento dei candidati considerati introvabili da parte delle imprese della provincia piacentina, che dichiarano di avere difficoltà a reperire i profili ricercati nel 56,9% dei casi, equivalenti a 1.570 profili per il solo mese di gennaio.

Le cause all’origine della difficoltà di reperimento sono riconducibili in parte alla mancanza di candidati (nel 36,1% dei casi) e, in parte, all’insufficiente preparazione degli stessi (13,9% dei casi). Difficile anche  trovare profili che abbiano già maturato esperienze specifiche nei diversi ambiti di attività. Tra i profili più difficili da reperire, per gennaio emergono, nell’ambito dirigenziale e con elevata specializzazione tecnica, le figure dei tecnici della salute, dei tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni e dei tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive. Nell’ambito degli impiegati e delle professioni commerciali e nei servizi: gli operatori della cura estetica, gli esercenti e addetti nelle attività di ristorazione e gli addetti alle vendite. Nel segmento degli operai: fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria meccanica, operai specializzati in macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche, fabbri, ferrai, costruttori di utensili.

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