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    Quando la Bottega del Caffè di Goldoni … “parla piacentino”

    Gli studenti dell’Istituto Paritario “Marconi” di Piacenza rileggono con Teatro Gioco Vita “La bottega del caffè” di Carlo Goldoni. Appuntamento venerdì 31 maggio alle ore 20.30 al Teatro Filodrammatici con l’esito di un articolato percorso laboratoriale che ha visto impegnati i ragazzi sotto la guida del regista Nicola Cavallari a partire da gennaio.

    La performance “La bottega del caffè”, creazione collettiva degli studenti liberamente tratta da Goldoni, supervisione artistica Nicola Cavallari, è inserita nella rassegna Pre/Visioni proposta da Teatro Gioco Vita e Associazione Amici del Teatro Gioco Vita con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, sezione del cartellone Altri Percorsi della Stagione di Prosa “Tre per Te” del Teatro Municipale, proposta da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren.

    In scena Chauori Adrae, Elisa Agosti, Sebastiano Astorri, Valentina Boni, Sara Caricato, Egor Edgar Cuccurullo, Claudia Filios, Mandhub Shaihik, Luca Mazzocchi, Diego Ontani, Soheila Pasinetti, Lucrezia Poggi, Andrea Pozzoli, Giulia Puddu, Filippo Romani, Caterina Salvia, Matteo Sbordi, Davide Terzoni, Viktoria Tila, Fabio Zavattoni. I costumi sono di Tania Fedeli. L’iniziativa del laboratorio è stata resa possibile grazie alla collaborazione della coordinatrice didattica educativa professoressa Vittoria Pollorsi e di tutti gli insegnanti dell’Istituto Paritario “Marconi”.

    «La bottega del caffè – spiega Nicola Cavallari – è sicuramente una delle opere più importanti e riuscite del commediografo veneziano. Oltre ai soliti travestimenti, amori, tradimenti, pettegolezzi e invidie, nella commedia troviamo come tema centrale quello della ludopatia, vizio di cui lo stesso Goldoni era vittima e che lo costrinse più volte a fughe precipitose da una città all’altra per sfuggire a creditori e usurai. Anche per questo motivo ci è sembrato più che attuale lavorare insieme agli studenti su questo testo. Dopo le prime letture e analisi, i ragazzi hanno proposto una loro riscrittura dell’opera e successivamente hanno iniziato un lavoro di improvvisazione sulle scene. Proprio questo metodo di lavoro ha portato a una nuova riscrittura, sicuramente più snella, ritagliata sugli studenti protagonisti del laboratorio teatrale. Inoltre, per dare spazio a tutti, sono stati creati e inseriti nuovi personaggi ad hoc. Senza una conoscenza approfondita del testo originale, sfidiamo chiunque a distinguere i personaggi preesistenti dai neonati ruoli, frutto della fantasia dei ragazzi!»

    «La nostra “Bottega del caffè” – conclude il regista – è una commedia brillante che dimentica le ridondanze e le ripetizioni dell’opera goldoniana, tipiche della scrittura settecentesca, e abbraccia uno stile comunicativo più veloce e immediato. E allora, siete tutti invitati al caffè di Ridolfo e di sua moglie, per sorseggiare un buon caffè o un’ottima cioccolata tra una risata e l’altra!».

    Il laboratorio teatrale su Goldoni, che prosegue un’esperienza laboratoriale avviata nell’anno scolastico 2017/2018, è solo una, anche se indubbiamente la più impegnativa, delle varie iniziative frutto della collaborazione tra Istituto Paritario “Marconi” e Teatro Gioco Vita in questa stagione teatrale. Infatti sia gli studenti delle superiori sia quelli della secondaria di 1° grado hanno assistito a spettacoli della Stagione di Prosa “Tre per Te” e della Rassegna di teatro scuola “Salt’in Banco” e alle classi sono state proposte le attività educational collegate alla visione. Tutte queste attività laboratoriali e di educazione al teatro sono inserite nel programma “InFormazione Teatrale” che l’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita promuove con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

    Sono state rese possibili grazie alla preziosa collaborazione della professoressa Vittoria Pollorsi, coordinatrice didattica educativa dell’Istituto Paritario “Marconi”, e alla disponibilità dei docenti delle varie classi coinvolte.

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