È citando l’esempio di grandi donne come Margherita Hack e Rita Levi Montalcini per arrivare ad Alexandria Cortez che Katia Tarasconi, consigliere regionale in carica, ha inaugurato la sua campagna elettorale per le elezioni del prossimo 26 gennaio. “Vorrei, nel mio piccolo, raccogliere il testimone, essere portavoce, dare continuità e rappresentanza al territorio, prendendo esempio dalle donne citate che con il loro CORAGGIO, COMPETENZA, TENACIA, CUORE E CAPARBIETÀ, hanno ottenuto risultati importanti per la crescita della società tutta”. Molte persone si sono ritrovate ieri al Kzero dove Tarasconi ha esposto i suoi prossimi obiettivi, la linea politica e quanto fatto nel corso della legislatura.
“Abbiamo lavorato tanto per il welfare – ha spiegato la candidata piacentina – con il fondo per la non autosufficienza (quasi 500milioni di euro) e per dare ossigeno alle famiglie abbiamo abbassato le rette degli asili nido, promosso il bonus affitto, il microcredito d’emergenza e destinato finanziamenti per alleggerire il costo di iscrizione ai centri estivi. Poi – ha rimarcato – la sanità deve restare un servizio universalistico e pubblico: ciò significa permettere a tutti di curarsi a prescindere dal reddito, lavoreremo ancora per migliorare e alleggerire ulteriormente le liste d’attesa”.
Sugli obiettivi non ha dubbi: contrasto a disuguaglianze sociali “con un patto che renda l’Emilia-Romagna la regione dei diritti e dei doveri per promuovere equità, sicurezza e giustizia, come affermato anche dal presidente Bonaccini, e attenzione particolare all’emergenza ambientale, un problema serio e di tutti”.
Un passaggio biografico ne stila il profilo: “Sono nata qui, a Piacenza – racconta – sono emigrata negli Stati Uniti a 13 anni e sono tornata a Piacenza da adulta, scegliendo questa città che amo. L’incontro con la politica è stato casuale ma da assessore al Comune di Piacenza, per poi passare al ruolo di consigliere in Assemblea legislativa, la passione non mi è mai mancata nel rappresentare e ottenere risultati per il nostro territorio; vorrei continuare ad essere un filo di congiunzione tra Piacenza e la Regione”.