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    Ridateci il Klimt!

    Sono passati ben ventun anni da quello che poteva essere l’incipit di un giallo o di un film noir. Un film noir nel centro della città, a pochi passi dall’Irish che aveva aperto i battenti soltanto da tre anni. Una cornice ritrovata vuota, un lucernario lasciato aperto ed un ladro che si divincola con una tela nella notte.

    La notte del 19 febbraio 1997 il “Ritratto di Signora” di Klimt sparisce nel nulla. Dalla Galleria Ricci Oddi, all’epoca oggetto di restauri, ad un destino mai chiarito fino in fondo che lascia in via San Siro un velo di mistero irrisolto.

    “Non troviamo più la Signora”: la telefonata ai Carabinieri non lasciava spazio a dubbi ed esitazioni.

    Il caso riaperto nel 2015 sembrava fare trapelare nuove indicazioni verso una delle opere più ricercate dalle forze dell’ordine italiane e mondiali. Una presunta trattativa con un testimone, un frammento di impronta digitale sulla cornice ed un servizio di “Chi l’ha visto?” avevano riacceso l’attenzione sulla Signora rapita e finita chissà dove. Anche la BBC si era occupata del caso con un pezzo, del gennaio 2016, dove si ricostruivano i momenti successivi al furto e si descriveva il fascino di un sorriso capace di scavare nel profondo di chi si fermava a fissare la tela.

    Chissà dove sarà oggi quella Signora che non sente certo il peso degli anni che passano, con uno sguardo che non viene scavato da rughe. Ridateci il Klimt, fatecelo ritrovare proprio così com’era sparito. In una teca anonima all’ingresso della Ricci Oddi: con una Signora in più chi non passerebbe da Piacenza per una visita alla Galleria ed un birrino all’Irish?

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