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    Rimborsi per treni e bus. A Rottofreno 234 abitanti ne hanno diritto ma non fanno domanda

    Probabilmente in Italia siamo talmente abituati ad essere tartassati dalle tasse che quando qualcuno ci dà l’opportunità di ottenere un rimborso … non lo prendiamo sul serio.

    E’ quanto ha evidenziato con un post su Facebook il sindaco di Rottofreno Raffaele Veneziani.

    In buona sostanza il Ministero dello Sviluppo Economico, attraverso la Regione Emilia Romagna, riconosce alcune agevolazioni tariffarie (ossia dei rimborsi su abbonamenti) per i residenti nei Comuni interessati da attività di estrazione di idrocarburi che hanno acquistato un abbonamento annuale SETA (urbano o extraurbano, ordinario, promozionale o agevolato, valido per qualunque tratta) tra il 1° agosto 2017 e il 31 luglio 2019 o Trenitalia.

    In provincia di Piacenza l’agevolazione si applica a comuni di Vigolzone, Podenzano e
    Rottofreno. Ebbene proprio nel comune guidato da Veneziani sono solo 103 le domande di rimborso (parziale) dell’abbonamento annuale 2017/2018 al trasporto pubblico locale pervenute a Seta e Trenitalia, su un totale di 337 abbonamenti venduti. Ci sono insomma 234 abitanti del comune che pur avendone diritto non hanno presentato l’apposita domanda. Niente paura comunque perché c’è tempo fino al 30 settembre (anche per i ritardatari, salvo che le risorse disponibili siano sufficienti).

    La percentuale di rimborso varia a seconda dei Comuni di residenza: 30% per Vigolzone e 20% per Podenzano e Rottofreno.

    Per maggiori informazioni:

    Bus: Clicca qui

    Treni: Clicca qui

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