Aggiornamento – Piacenza, 1° Aprile 2019 – Ore 18,30
Nello scavo di via San Francesco, a pochi metri ed a poche ore dal ritrovamento di un uovo di Triceratops Apriliensis una nuova scoperta che apre inimmaginabili scenari nella ricerca scientifica.
Gli operai – sotto la supervisione del “Comitato Umarell Emilia Romagna”- hanno infatti esplorato l’area circostante alla ricerca di nuovi reperti e con grande stupore è comparso un fossile perfettamente conservato di Perca fluviatilis, anche detto pesce persico.
L’assessore alla sicurezza Luca Zandonella, appena rientrato da Londra (dove ha partecipato alla spedizione Words in Piasintein) si è recato sul posto.
«Stiamo facendo le dovute verifiche – ha detto – ma sembrerebbe trattarsi di pesce non autoctono, proveniente dall’Asia e con a suo carico già un Odalum (ordine di allontanamento emesso dal console Marcus Claudius Marcellus nel 218 a.C.). Sembrerebbe insomma trattarsi di un clandestino ittico, senza permesso natatorio».
Il consigliere comunale Christian Fiazza (Pd) dal canto suo giudica “intollerabile” che non si sappia nemmeno cosa c’è sotto i nostri piedi. «Certo, è una questione che si protrae da tempo – ha affermato – ma la sicurezza del sottosuolo è una priorità a cui la Giunta Barbieri non può e non deve sottrarsi».
Sul proliferare di inattesi ritrovamenti si è espresso anche il consigliere di opposizione Gloria Zanardi «Tantissime le segnalazioni dei cittadini che chiedono ad Iren azioni più incisive, anche a carattere sanzionatorio, e all’Amministrazione Comunale interventi, nell’ambito delle proprie competenze, che possano essere utili per arginare la situazione».
Intanto uovo e fossile sono già stati portati presso gli uffici della Sovrintendenza Ittico Museale di Parma per ulteriori analisi. Una scelta per nulla gradita dal parlamentare piacentino di Fratelli d’Italia Tommaso Foti che ha subito depositato una dettagliata interrogazione a Montecitorio. L’onorevole ha chiesto «quali iniziative intende assumere il Ministero per verificare il rispetto delle procedure e delle norme vigenti, da parte della Soprintendenza in questione, rispetto al trasferimento coatto dei reperti piacentini a Parma?».
Intanto i piacentini si domandano quali altre sorprese riserverà il sottosuolo … aspettando i lavori di piazza Cittadella!