È stato un successo lo sciopero che nei giorni scorsi ha interessato i punti vendita della Lidl anche Piacenza, con un’adesione arrivata al 90%, secondo quanto riferiscono Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.
La mobilitazione, culminata con il presidio di sabato 24 maggio davanti al punto vendita Lidl di via Calciati, ha visto la partecipazione convinta delle lavoratrici e dei lavoratori dei vari supermercati della provincia. “Sono stati fatti margini da capogiro grazie alla forza lavoro: ora vogliamo la nostra parte”, è il messaggio arrivato forte e chiaro dal presidio.
La giornata di sciopero, proclamata a livello nazionale per il mancato rinnovo del contratto integrativo aziendale, ha riguardato circa 23mila dipendenti Lidl in tutta Italia. La rottura del tavolo di trattativa ha spinto le organizzazioni sindacali a proclamare lo stato di agitazione con blocco delle prestazioni straordinarie e supplementari, fino allo sciopero del 24 maggio.
“Tra i principali motivi della rottura – spiegano i sindacati – vi è la volontà dell’azienda di non redistribuire in maniera adeguata gli utili raggiunti, negando il giusto riconoscimento a chi ogni giorno produce il risultato. Ricordiamo che Lidl ha un fatturato di 7 miliardi di euro, con un utile ante imposte pari a 1,3 miliardi”.
Altre criticità segnalate riguardano l’organizzazione del lavoro, con carichi eccessivi dovuti alla carenza di personale e a una flessibilità spinta all’estremo, con gravi ripercussioni sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Chiediamo la riapertura immediata del confronto e un integrativo che riconosca realmente l’apporto fondamentale delle lavoratrici e dei lavoratori Lidl”.