Un avvio di 2025 all’insegna dell’ottimismo per il turismo emiliano. I primi quattro mesi dell’anno confermano il buon momento della Destinazione Emilia – il territorio che unisce le province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia – grazie a numeri incoraggianti soprattutto sul fronte internazionale. A trainare la crescita, secondo i dati diffusi da Visit Emilia, sono le mete collinari, le località appenniniche e le strutture extra-alberghiere.
Turisti stranieri in aumento: +2,1% negli arrivi
Nei primi quattro mesi del 2025 si registrano oltre 395.000 arrivi complessivi, con un incremento del 2,1% degli ospiti stranieri. Un dato che soddisfa in particolare Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia: «Il dato che ci rende più orgogliosi è proprio questo: la crescita della componente estera. Superare i 108.000 arrivi stranieri è un segnale concreto che la nostra strategia di promozione sta dando i suoi frutti».
Il turismo internazionale contribuisce anche a mantenere positivo l’andamento dei pernottamenti totali, che sfiorano quota 870.000: +1,3% quelli provenienti dall’estero, a bilanciare qualche naturale flessione del turismo interno. «Il turismo estero si conferma una risorsa preziosa e in continuo sviluppo» aggiunge Fornasari.
Colline e borghi in cima alle preferenze
La voglia di natura, autenticità e sostenibilità si riflette nei numeri delle località collinari, che segnano un +2,7% negli arrivi e un +6,3% nei pernottamenti. Bene anche l’Appennino emiliano, che registra un +1,2% negli arrivi complessivi e un vero e proprio boom delle presenze straniere: +19,3%.
«Questi dati raccontano una tendenza chiara – osserva Fornasari –: i turisti cercano esperienze vere, panorami autentici, borghi vivi. Ma stiamo anche lavorando per incrementare il turismo congressuale e quello business».
Extra-alberghiero in crescita a doppia cifra
Prosegue anche l’espansione delle strutture extra-alberghiere – agriturismi, bed & breakfast, affittacamere – che nel primo quadrimestre fanno segnare +12,3% negli arrivi e +6,9% nei pernottamenti. «L’extra-alberghiero continua a intercettare nuovi stili di viaggio: accoglienza diffusa, ospitalità familiare, esperienze su misura», commenta Fornasari.
Marzo e aprile trainano la stagione
Fra i mesi del primo quadrimestre, marzo si distingue per i risultati assoluti: oltre 114.000 arrivi (+0,4%) e più di 252.000 pernottamenti (+1,6%). Buoni segnali anche da aprile, con performance particolarmente positive per quanto riguarda le presenze straniere.
Una destinazione per tutte le stagioni
Secondo il presidente di Visit Emilia, i numeri confermano anche il successo delle strategie di destagionalizzazione: «Stiamo vincendo la scommessa della destagionalizzazione. L’Emilia è bella tutto l’anno: dai grandi eventi culturali all’enogastronomia, dai borghi all’outdoor, l’offerta è sempre più ricca e trasversale. E il pubblico, anche internazionale, lo sta capendo».