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    Venditori e parcheggiatori abusivi “nella rete” della Polizia Municipale di Piacenza

    Nuovi controlli antidegrado della Polizia Municipale, nei giorni scorsi in città. Questa volta a cadere nella rete degli agenti è stato civile un venditore abusivo individuato nella zona dell’ospedale. Alla vista della pattuglia l’uomo si è dato alla fuga abbandonando numerosi prodotti fra cui alcuni portafogli con griffe false. Il materiale è stato posto sotto sequestro penale e amministrativo.

    Nel corso dello stesso servizio, sono state inoltre accertate due violazioni all’articolo 17 del  Regolamento comunale di Polizia locale per comportamenti contrari all’igiene e al quieto vivere, una all’art. 7 del Codice della Strada per esercizio abusivo dell’attività di parcheggiatore e una alla legge 114/1998 per commercio su aree pubbliche in area vietata. Alle persone coinvolte sono stati notificati altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane che impongono l’allontanamento dell’individuo responsabile per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l’adozione dei successivi atti di competenza previsti dalla normativa.

    “Ormai da diverse settimane – commenta l’assessore alla Sicurezza urbana, Luca Zandonella – la Polizia Municipale è sempre di più impegnata nel contrasto alle varie forme di abusivismo commerciale e nel controllo dei parcheggi e dei mercati, anche mediante l’utilizzo di agenti in borghese. Un’attività che ha dato frutti importanti, prova ne siano i numerosi Oda notificati a disturbatori, persone moleste e venditori non autorizzati, e gli altrettanto numerosi sequestri di merce contraffatta. Per questa Amministrazione – conclude l’assessore Zandonella – la costanza dei controlli da parte della Polizia Municipale è molto importante e li intensificheremo ulteriormente, in particolar modo nei confronti di parcheggiatori e venditori abusivi e di chi disturba la quiete pubblica”.

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