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9.254 i casi di positività al Coronavirus, 719 in più di ieri. 33.527 i test refertati, 2.327 in più sempre rispetto a ieri. Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi, sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in Emilia-Romagna.
Complessivamente, sono 3.992 le persone in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (323 in più rispetto a ieri); aumentano di poche unità quelle ricoverate in terapia intensiva, che sono 291, 15 in più rispetto a ieri. Ma crescono purtroppo i decessi, passati da 892 a 985: 93, quindi, quelli nuovi, di cui 66 uomini e 27 donne.
Al tempo stesso, continuano a salire le guarigioni, che raggiungono quota 558 (135 in più rispetto a ieri), 125 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione; 10 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.
PIACENZA, I DECESSI OGGI SONO 30 MA VENTURI OSTENTA OTTIMISMO
Per quanto riguarda i decessi, per la maggior parte sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse. I nuovi decessi riguardano 30 residenti nella provincia di Piacenza, 20 in quella di Parma, 17 in quella di Reggio Emilia, 11 in quella di Modena, 4 in quella di Bologna (nessuno del territorio imolese), 1 in quella di Ferrara, 1 in quella di Ravenna, zero in quella di Forlì-Cesena e 9 in quella di Rimini.
A proposito dei dati di Piacenza, il commissario ad acta Sergio Venturi sottolinea che Piacenza, nonostante i 30 decessi, sia “vicina al picco”, in quanto l’aumento dei contagi è solo del 5%.
A Piacenza prenderanno servizio nei prossimi giorni 63 persone tra medici e infermieri. Molte le richieste di aiuto dalla nostra Provincia che Venturi, sottolinea come “motivate”. Da giovedì ci sarà un intensivista esperto, che rimarrà sul territorio 4/5 settimane, in modo da mettere sul campo modalità utili per combattere il virus.
6 pazienti al giorno verranno trasferiti al giorno a partire dalle prossime ore in luoghi in cui le terapie intensive sono disponibili. Restano confermate a Piacenza la Casa di Cura Sant’Antonino e il San Giacomo per complessivi 120 posti letto, l’Ospedale di Comunità di Bobbio, Castel San Giovanni e Fiorenzuola; a Parma il padiglione Barbieri e il padiglione 26 dell’ospedale Maggiore (hub), Fidenza e Borgo Taro; a Reggio Emilia, a supportare l’hub Arcispedale Santa Maria Nuova in città, oltre a Guastalla si è aggiunto Scandiano; a Modena opera come hub il Policlinico (Baggiovara dà supporto sia per l’area intensiva che per i pazienti in fase acuta) e sono pronti Carpi (dove è già attiva per pazienti Covid anche la Terapia Intensiva con 15 posti letto), Mirandola e Sassuolo; a Bologna, nell’hub del Sant’Orsola, è entrato in funzione il padiglione Covid, il 25, oltre al Bellaria, già Covid hospital che funzionerà come tale anche per l’imolese.
I POSITIVI
Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.981 (96 in più rispetto a ieri), Parma 1.435 (71 in più), Reggio Emilia 1.437(68 in più), Modena 1.354 (199 in più), Bologna 968 (di cui Bologna 776, 124 in più rispetto a ieri, e 192 Imola, 11 in più), Ferrara 190 (18 in più rispetto a ieri), Ravenna 368 (26 in più), Forlì-Cesena 437 (di cui 211 a Forlì, 35 in più rispetto a ieri, e 226 a Cesena, 22 in più), Rimini 1.084 (49 in più).
Posti letto aggiuntivi già allestiti: 3.915, 154 in più di ieri
Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all’interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Da ieri a oggi, sono 154 i posti letto aggiuntivi allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.761 a 3.915, tra ordinari (3.425, +138) e di terapia intensiva (490, +16).
Nel dettaglio: 595 posti letto a Piacenza (di cui 45 per terapia intensiva), 804 a Parma (63 terapia intensiva), 638 a Reggio (55 terapia intensiva), 467 a Modena (96 terapia intensiva), 577 nell’area metropolitana di Bologna e Imola (117 terapia intensiva), 254 a Ferrara (32 terapia intensiva), 580 in Romagna (in particolare: 233 Rimini, di cui 39 per terapia intensiva; 41 Riccione;113 Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 56 Lugo, di cui 6 per terapia intensiva; 9 Faenza; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 73 Cesena, di cui 17 per terapia intensiva.
Dispositivi di protezione individuale
Nella serata di ieri, l’Agenzia regionale di Protezione civile ha ricevuto dal Dipartimento nazionale 264.000 mascherine Montrasio. Oggi, grazie ad una collaborazione già in essere con la provincia cinese di Guangdong, legata da un solido rapporto di partnership con la Regione Emilia-Romagna, sono arrivate dalla Cina 220.000 mascherine chirurgiche, di cui 200.000 per le esigenze della sanità regionale e 20.000 donate al Comune di Ferrara, in virtù del patto di amicizia con la municipalità di Heyuan, nel Guangdong.
Sono già state assegnate, per ogni ambito provinciale, 85.000 mascherine Montrasio (in totale 765.000) da distribuire sul territorio, principalmente a Prefetture e Comuni, per le rispettive competenze sui Corpi dello Stato, e sulle Polizie locali.
Volontariato
In totale, sono stati 563 i volontari di protezione civile impegnati ieri, lunedì 23 marzo: è la cifra giornaliera più alta raggiunta dall’inizio dell’emergenza.
Queste le principali attività svolte: nella sanificazione e disinfezione delle ambulanze sono stati attivi 27 volontari, fra Piacenza e Parma; supporto al trasporto dei degenti in ambulanza da parte di Anpas e Cri dell’Emilia-Romagna (189 volontari ieri); funzioni di segreteria logistica e amministrativa presso i triage, le tende e la mensa Caritas di Reggio (30). Cinque volontari di Bologna hanno allestito il container presso la sede dell’elisoccorso 118 del Maggiore, senza dimenticare 2 volontari di Anpas adibiti alla sorveglianza all’aeroporto Marconi. Ieri sono stati attivi 218 volontari a supporto dei Comuni in attività di telecomunicazioni, logistica, consegne a domicilio e attività di assistenza alla popolazione.