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    Cara Regione a noi non hai risposto. Forse risponderai ai tuoi consiglieri

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    Nei giorni scorsi avevamo pubblicato, su queste pagine, dieci semplici domande che avremmo voluto porre alla Regione Emilia Romagna nelle persone del suo commissario ad acta Sergio Venturi o del suo presidente Stefano Bonaccini o dell’assessore alla salute Raffaele Donini.

    Domande che (almeno fino ad oggi) sono cadute nel vuoto. Alcune hanno trovato naturale risposta. Altre restano di assoluta attualità. Ve ne sarebbero poi ulteriori da aggiungere alla lista.

    Nel frattempo le modalità di non confronto con la stampa locale rimangono immutate. Il presidente Stefano Bonaccini si collega in diretta con blasonate testate nazionali, anticipa (come ieri) importanti provvedimenti al TG2 delle 20,30 mentre il rapporto con le testate giornalistiche del territorio viene alimentato prevalentemente attraverso un canale a senso unico, quello dei comunicati stampa, che nella Prima Repubblica si sarebbero chiamate veline di palazzo. Utili, ben scritte ma come dire … forgiate con la visione che si ha dai piani alti di vale Aldo oro 52 a Bologna. Visone che può essere lungimirante ma che non necessariamente corrisponde a quella dell’umile cronista che sta molti piani più in basso, sulla strada.

    Sabato, per fare un esempio concreto, il presidente Bonaccini è arrivato in visita all’ospedale da campo militare di Piacenza insieme al sottosegretario regionale Baruffi ma le redazioni non sono state avvisate (o almeno non tutte).

    Peccato. Sarebbe stata un’occasione buona. Avremmo potuto attrezzarci, essere presenti e fare domande “di scafandri vestiti e mascherine dotati”, mantenendo non uno ma quattro metri di distanza per reciproca sicurezza.

    Invece nulla, Nessun incontro, nessuna intervista. Solo un comunicato girato dall’ufficio stampa Ausl, nel pomeriggio.

    Venturi intanto propone, sera dopo sera, lo stesso copione fatto di numeri (dilaniati quanto a cifra di morti per la nostra provincia) e parole di vicinanza che per quanto sincere ed umanamente gradite si assomigliano sempre fra loro. Qualche domanda non rovinerebbe la narrazione, anzi la arricchirebbe di contenuti.

    Per farla breve nulla di nuovo sul fronte del rapporto faccia a faccia con la stampa (locale). Eppure basterebbe utilizzare quelle stesse piattaforme che Bonaccini ha adoperato anche ieri – con i sindaci della nostra provincia – per discutere e concordare quell’ordinanza che Piacenza chiedeva a gran voce e che è stata pubblicata alle 22 di sera, lasciando tanti lavoratori ed imprenditori nell’incertezza di cosa fare oggi. Ma questo è un altro capitolo.

    Tornando alle dieci domande in cerca di una risposta siamo grati alla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Giulia Gibertoni che le ha fatte sue e le ha inserite in un’interrogazione a risposta scritta rivolta al Giunta Regionale (ecco il testo dell’interrogazione).

    La differenza fra le domande della consigliera Gibertoni e le nostre è che sono esattamente le stesse ma mentre le nostre domande possono essere ignorate (senza colpo ferire), le nostre domande trasformate in un’interrogazione, una risposta la devono avere per forza.

    Anche i due consiglieri regionali piacentini della Lega Matteo Rancan (capogruppo) e Valentina Stragliati in un’altra interrogazione riprendono ampi stralci del nostro articolo e rsi chiedono il perchè di queste modalità di (non) comunicazione scelte dalla giunta Bonaccini.

    Certo non pensavamo che per dare pienezza al senso del nostro lavoro ed al dettato dell’articolo 21 della Costituzione Italiana fosse necessario ricorrere all’aula dell’Assemblea regionale. Si vede che sono tempi straordinari anche per il diritto di cronaca.

    P.S. per chi non lo conoscesse (o se lo fosse dimenticato) il primo capoverso del sopracitato articolo recita “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

    P.s. P.s. Sembra che sia stata creata una email ad hoc per i giornalisti per porre domande (entro le ore 14) a Venturi, che risponderà (a quali e quante?) nella sua diretta Facebook serale. Meglio di niente ma dialogare con i giornalisti è cosa assai diversa. E poi … sarebbe utile se questo indirizzo ci venisse comunicato  … così magari potremmo provare ad usarlo!

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