Ciò che sta avvenendo nel settore dei carburanti potrebbe realizzare una truffa aggravata a danno dei consumatori italiani. Lo afferma il Codacons, che annuncia un nuovo esposto alla magistratura contro i petrolieri.
“I numeri parlano chiaro – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un monitoraggio realizzato dal Codacons dimostra che da gennaio ad oggi le quotazioni internazionali del petrolio hanno subito un tracollo del -74%. A fronte di tale andamento fortemente negativo, nello stesso periodo il prezzo della benzina alla pompa ha subito una diminuzione di appena il -11%, mentre per il gasolio la riduzione è del -12,1%”.
Certamente il peso delle tasse, che arriva a sfiorare il 70% su ogni litro di carburante, rallenta la discesa dei prezzi alla pompa, ma un tale squilibrio non è giustificabile – prosegue l’associazione – Il rischio è che i petrolieri, per recuperare i minori consumi di benzina e gasolio scesi del -75% ad aprile (fonte Up), mantengano elevati i listini al dettaglio, ipotesi che potrebbe configurare una truffa aggravata a danno dei consumatori.
Per tale motivo il Codacons sta preparando una nuova denuncia alle Procure della Repubblica di tutta Italia, in cui si chiede di aprire indagini specifiche sui listini dei carburanti nel nostro paese, per verificare speculazioni e la possibile fattispecie di truffa aggravata, e una diffida al Mise affinché ritiri autorizzazioni al commercio nei confronti degli operatori che speculano sui prezzi di benzina e gasolio in Italia.