Sotto quell’albero maestoso hanno giocato generazioni di piacentino. Sotto quell’albero, ogni mattina, sono passate decine di pendolari diretti in stazione. Il cedro del Libano dei giardini Margherita era un po’ il simbolo di quest’angolo verde della nostra città. Tanta la rabbia per quanto successo ed in molti alberga il dubbio che si sarebbe potuto evitare con un po’ di manutenzione preventiva.
Fra questi anche Laura Chiappa, presidente di Legambiente Piacenza che affida ad un post su Facebook tutto il suo dispiacere.
«Quando crolla un albero monumentale come uno dei 2 cedri del libano dei giardini Margherita – scrive – occorrerebbe farsi qualche domanda sul valore che le ultime amministrazioni di Piacenza hanno dato al verde pubblico ed alla sua gestione e manutenzione . Da quanto era in sofferenza e sopratutto perché non si è intervenuti visto il valore “sistemico” incredibile di questo gigante e dei giardini Margherita in generale?
Che rabbia e dispiacere provo! Anni di denunzie, articoli, appelli su investimenti mancati, sul depotenziamento dell’ufficio del verde, sulle esternalizzazione dei servizi, sui mancati controlli sulla correttezza delle potature ecc… per vedere che una media nevicata crea un disastro simile! Ma i nodi vengono sempre al pettine …
Il verde a Piacenza è stato e resta la Cenerentola degli investimenti comunali nonostante sia uno degli strumenti principe per combattere l’inquinamento cittadino, mitigare le temperature estive e dare qualità alla vita dei piacentini.
Non è ora cari piacentini di pretendere un cambiamento ?».