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Covid a Piacenza: continua il calo dei contagi (-23,7%)

A Piacenza continua la riduzione dei nuovi contagi da Covid19; il report settimanale pubblicato dall’Azienda Usl di Piacenza segna un ulteriore  -23,7% rispetto ai sette giorni precedenti. I nuovi casi sono 497.
La diminuzione dei contagi è generalizzata: la media regionale è -31,1%, quella nazionale -25,5% e quella lombarda -32,2%.
Se si analizzano i nuovi positivi su 100mila abitanti, il tasso di incidenza locale (175 casi) è sovrapponibile a quello lombardo (176) sempre decisamente inferiore alla media emiliano-romagnola (239) e italiana (240).

I tamponi effettuati la scorsa settimana si sono ridotti, passando da 5464 a 4948, proprio in funzione del minor numero di casi. Scende anche la percentuale dei nuovi positivi rispetto al numero di test eseguiti (dal 11,9% al 10%).

Continuano i monitoraggi periodici nelle Cra. Lo screening di questa settimana registra un dato molto incoraggiante: c’è solo una nuova diagnosi tra gli ospiti, nessuna tra gli operatori.

Per quanto riguarda le fasce d’età delle nuove diagnosi, l’incidenza scende per tutte le categorie.

Il numero delle persone in isolamento passa da 1076 a 777.

Un altro indicatore favorevole è quello che riguarda le Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale: le richieste medie giornaliere scendono da 16,7 a 12, con 84 segnalazioni complessive (la settimana scorsa erano state 117).

Anche la situazione della rete ospedaliera evidenzia un netto calo. La media giornaliera degli accessi in Pronto soccorso per pazienti con sintomatologia riconducibile al Covid rimane subisce un decremento, con 2 ingressi al giorno (erano 6 la scorsa settimana). La media dei ricoveri è in calo: domenica 29 maggio erano 45. La media settimanale è 55.
In Terapia intensiva non sono ricoverati pazienti positivi. I decessi della settimana sono stati 4.

Per quanto riguarda la vaccinazione, si è ormai arrivati a una situazione di plateau. L’attività è stazionaria, senza progressi sensibili nel tasso di copertura della popolazione. Nella settimana scorsa sono state fatte 750 somministrazioni, in particolare IV dosi (a Piacenza ne sono state fatte complessivamente 4.689).

Sul sito www.covidpiacenza.it sono indicati giorni e orari di apertura dei centri vaccinali.

In riferimento alla IV dose, si ricorda che al momento la somministrazione del second booster è possibile solo previa prenotazione, tramite i consueti canali, nelle sedute dedicate. La quarta dose è riservata, come prevedono le direttive nazionali, a tre categorie: gli anziani dagli 80 anni in su, le persone tra i 60 e i 79 anni (quindi nati dal 1943 al 1962) se affette da specifiche patologie critiche indicate dal ministero della Salute, e infine gli ospiti dei presidi residenziali per anziani (Cra e Rsa).
L’elenco delle patologie è consultabile sul sito www.covidpiacenza.it. Si utilizza un vaccino mRNA.
Per poter ricevere il secondo booster occorre aver completato il ciclo vaccinale primario (prima e seconda dose), seguito dalla terza dose (di richiamo), dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi da quest’ultima. È escluso chi ha contratto l’infezione dopo la dose ‘booster’.
A Piacenza, per prenotare la quarta dose, il cittadino può:
– chiamare il numero 800.651.941
– rivolgersi a uno sportello Cup
– utilizzare il proprio Fascicolo sanitario elettronico
– andare in farmacia.

Aggiornamento Emergenza profughi provenienti dall’Ucraina

Attualmente sono 1.706 i profughi per i quali è stato emesso il codice STP (stranieri temporaneamente presenti); sono invece 1.680 quelli presenti sul territorio.
I tamponi eseguiti sono 1.362; 22 i positivi finora accertati.

I profughi sono per la maggior parte donne (69%). Tra le classi d’età più rappresentate ci sono quella tra 19 e 49 anni (759) e i minori fino a 18 anni (710)

L’ambulatorio per la presa in carico dei profughi ucraini è collocato al Laboratorio Analisi dell’ospedale di Piacenza.
Qui, in via Taverna 49, è attivo un CENTRO ACCOGLIENZA SANITARIA PROFUGHI provenienti dall’UCRAINA. Orari e giorni di apertura sono aggiornati sul sito www.ausl.pc.it
L’obiettivo è quello di concentrare il più possibile le attività sanitarie dedicate a questa specifica utenza.
Dopo la registrazione della presenza in Questura, i profughi provenienti dall’Ucraina sono quindi invitati a recarsi nella stessa giornata (e comunque non oltre 48 ore) nel centro per una presa in carico dal punto di vista sanitario. Alla fine del percorso, gli operatori rilasciano il certificato necessario per la successiva richiesta del permesso di soggiorno.
I controlli sanitari sono previsti sia per minori sia per gli adulti.

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