L’arte si è fatta strumento di consapevolezza al Liceo artistico Bruno Cassinari. Occasione: l’arrivo a Roma del progetto LILT “Via Francigena on foot” che, nella “Giornata mondiale senza tabacco”, ha visto il “pellegrino della salute” Filippo Arcelloni concludere in S. Pietro i 40 giorni di cammino-evento di sensibilizzazione ad attività fisica e corretti stili alimentari.
L’istituto piacentino, che ha seguito passo passo gli sviluppi dell’iniziativa, ha così deciso di “metterci del proprio” e, in collaborazione con AUSL Piacenza, di coinvolgere gli studenti in un progetto che ne mettesse a frutto competenze e capacità grafiche ma, soprattutto, fungesse da stimolo ad una riflessione condivisa nei confronti delle dipendenze.
L’iniziativa ha preso le mosse da un questionario ad hoc che gli studenti, coadiuvati dai docenti, hanno realizzato e sottoposto, in forma anonima agli studenti delle classi seconde e terze del Liceo, indagine che ha fatto emergere come il fumo rappresenti oggi per i giovani la prima e più diffusa forma di dipendenza. Partendo da questo dato, gli alunni della terza grafica A e B sono stati invitati a produrre un elaborato grafico che traducesse in immagine loro esperienze dirette, riflessioni e messaggi a tema. Divisi in 9 gruppi, hanno così dato fondo alla creatività. Una giuria composta dal giornalista Gaetano Rizzuto e da Max Casaroli, art director e docente dell’Istituto Europeo di Design, decretato i vincitori.
“Non è stata una scelta semplice – ha spiegato Max Casaroli -: tutti gli studenti si sono impegnati in un percorso ragionato e strutturato che, complice il confronto di gruppo, ha portato ad una resa comunicativa matura ed efficace. Ogni opera rispecchia un messaggio chiaro, incisivo, e riesce a far breccia con immediatezza e capacità sull’astante. Se dunque si può dire che tutti, oltre all’iniziativa stessa, risultino vincitori, la nostra preferenza – ha concluso Casaroli – è infine ricaduta sull’opera che coniuga al meglio originalità, equilibrio, efficacia del messaggio e matura qualità realizzativa”.
Questi i ragazzi vincitori: Laura Semeraro, Elisabet Bartoletti, Tommaso Satta e Isabella Vercesi. Il quartetto ha ricevuto un buono per l’acquisto di materiale didattico-artistico, ma ad uscirne vincenti sono davvero stati l’idea, l’iniziativa e una sempre maggiore condivisione e rete d’interesse tra associazioni piacentine, enti e scuole. Qualcosa che sottolinea soddisfatto anche il presidente LILT Piacenza Franco Pugliese:
“Davvero il vincitore morale è l’entusiasmo dei ragazzi e la sensibilità della scuola, dall’AUSL, e di quanti hanno seguito e sostenuto il progetto di sensibilizzazione alla prevenzione promosso da LILT. Attenzioni che, lungo i 1000 chilometri percorsi dall’iniziativa – ha dichiarato il medico -, vanno dal presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi a tutte le amministrazioni, gli istituti scolastici e le realtà associative che hanno con entusiasmo fatto proprio il messaggio di ‘Via Francigena on foot’ attraverso mezza Italia. L’arrivo e la conclusione romana del progetto, partecipatissimo di pubblico, è stato quest’oggi cifra e dimostrazione del fatto che stiamo facendo bene, che far squadra può dare tanto in termini di risultato, ma soprattutto – ha concluso – che le nuove generazioni si confermano una risorsa e una speranza cui dare sempre più voce”.
Soddisfazione per la buona riuscita della giornata è stata espressa anche dalla Dirigente Scolastica Sabrina Mantini: “ll fumo di tabacco è ancora oggi il più frequente e pericoloso fattore di rischio per la salute, provoca oltre 80.000 morti ogni anno in Italia, nonché patologie varie che determinano elevati costi sanitari e sociali. L’abitudine al fumo si acquisisce molto precocemente e si consolida in una vera e propria dipendenza durante gli anni di frequenza scolastica, tra i 12 e i 18 anni. E’ fondamentale pertanto sviluppare azioni efficaci a livello comunitario e in ambito scolastico per prevenire l’iniziazione al fumo tra i giovani.
Ogni iniziativa di riflessione sulla problematica permette di contrastare in modo efficace l’avvio di pericolose abitudini fornendo informazioni e aiutando i giovani a sviluppare le abilità utili a sapersi difendere dalle pressioni sociali che spingono ad iniziare a fumare, permettendo di rifiutare l’offerta o sapendo comprendere i rischi del fumo scegliendo al contrario sani stili di vita.
Il progetto ha portato tutte le classi partecipanti del nostro Istituto a maturare una riflessione sul rispetto di sé e degli altri, punto di partenza per il conseguimento di una cultura della salute e i risultanti dell’iniziativa possono dunque essere considerati ottimi.”
Infine l’esperta di nordic walking Lisa Berte, co-ideatrice della proposta didattica, ha parlato di:
“Un piccolo segno che risponde con entusiastico coinvolgimento a un tema meritorio quanto di profondo valore. La sensibilità dimostrata dai ragazzi, l’originalità e qualità dei lavori, ma soprattutto il loro impegno e concreto interesse per la salute è qualcosa che fa bene alla comunità tutta. Un’attenzione che rilancia forte a Piacenza il netto segnale che prendersi cura di sé e delle persone care è una priorità condivisa. A partire proprio da chi si appresta a diventare consapevole, coinvolto e proattivo membro della nostra società”.