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Gerace, Tarasconi, Daffadà (Pd): “Istituzioni salvino Villa Verdi nel piacentino e diventi patrimonio di tutti”

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Salvare a tutti i costi Villa Verdi a Sant’Agata, una frazione di Villanova sull’Arda (Piacenza), proprietà che il maestro Giuseppe Verdi acquistò nel 1848, abitandovi a partire dal 1851 ed eseguendo di proprio pugno i disegni con le indicazioni dettagliate per l’ampliamento e la scelta dei materiali. Lo chiede il consigliere del Pd, Pasquale Gerace, in un’interrogazione alla Giunta sottoscritta dai colleghi dem Katia Tarasconi e Matteo Daffadà.

La Villa – sottolineano – “fu il luogo in cui Giuseppe Verdi visse e lavorò a lungo, beneficiando della riservatezza e la bellezza del luogo”. Di recente, però – fanno presente – “la Corte di Cassazione ha posto fine a una vertenza tra gli eredi, stabilendo che debba essere divisa tra loro in parti uguali, circostanza che rende la vendita della Villa inevitabile”.

 I consiglieri del Pd chiedono alla Giunta che si rivolga al Ministero della Cultura affinché tuteli “nelle modalità ammissibili dal contesto normativo Villa Verdi, in quanto patrimonio dell’umanità, cosicché non venga snaturata nel caso di vendita a privati, non vadano persi i capolavori al suo interno e si preservi la sua integrità, valutando anche possibili soluzioni condivise con gli enti locali del territorio”. Ricordando, poi, l’utilità della legge regionale approvata a febbraio scorso per valorizzare e proteggere le “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, i consiglieri del Pd evidenziano che “lo Stato avrà il diritto di prelazione che, come è noto, costituisce un privilegio a favore della pubblica amministrazione”.

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