Nuovo mandato per Massimo Toscani, riconfermato all’unanimità alla guida della Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Era stato lo stesso Consiglio Generale ad avanzare ufficialmente la richiesta di ricandidatura a Toscani, nei primi giorni di maggio, al termine dell’iter per la nomina dei nuovi componenti del Consiglio Generale.
Concluso lo scrutinio concluso, un lungo applauso ha sancito la rielezione del presidente, che ha preso la parola illustrando obiettivi e strategie del suo secondo mandato.
Nel sottolineare come l’ente abbia tra i suoi fini principali gli interventi nel welfare, nella cultura e nella ricerca scientifica, Massimo Toscani ha ricordato come la Fondazione debba porsi sempre più come soggetto propulsore di iniziative condivise, “capocordata” – così l’ha definita – di soggetti e volontà diverse che si riconoscano in un unico disegno, come avvenuto per l’evento Guercino a Piacenza o per i tanti protocolli di intesa sottoscritti in ambito welfare.
«Oggi è il momento in cui tutti devono contribuire alla buona riuscita di progetti capaci di incidere sul territorio e per la Fondazione il proprio compito non si può esaurire in un sostegno economico», ha dichiarato Toscani, annunciando la volontà anche per la fase erogativa (i progetti per i quali giunge richiesta di contributo), che almeno per certi importi significativi tale erogazione avvenga tramite la predisposizione di bandi.
Dopo aver ringraziato il personale e tutta la struttura della Fondazione, Toscani ha brevemente presentato le linee programmatiche nei settori d’intervento e le strategie economiche e finanziarie del nuovo mandato.
Ha poi sottolineato la necessità di un impegno condiviso da tutti coloro che compongono la Fondazione, dal Consiglio Generale al futuro Consiglio di Amministrazione: «Abbiamo bisogno del vostro sostegno, delle vostre idee e delia vostra partecipazione – ha affermato Toscani – “entrare con qualsiasi funzione negli organi della Fondazione non è un privilegio, ma un servizio che si deve rendere alla collettività. Ci saranno occasioni di confronto aperto e franco, in cui ognuno manifesterà apertamente e con forza ii proprio pensiero e le proprie convinzioni, nella speranza e nell’augurio che possa essere raggiunta una sintesi attorno alla quale operare e lavorare: il Presidente dovrà dunque stimolare la discussione e favorire il dialogo, con tutti».
Il secondo mandato di Toscani giunge dopo la prima nomina del settembre 2014, arrivata dopo le dimissioni della precedente governance. Il rinnovo degli organi della Fondazione non si è ancora concluso: il presidente dovrà presentare al Consiglio Generale la sua squadra, i componenti del Consiglio di Amministrazione che nei prossimi quattro anni lo affiancheranno alla guida dell’ente.