Per buona parte di noi Chernobyl non è esattamente in cima alla lista delle meta turistiche. Eppure ha appena aperto un ostello nella cosiddetta zona di esclusione, uno dei posti più radioattivi al mondo. La struttura, di proprietà del governo ucraino, è stata realizzata in un ex dormitorio sovietico ed è situata ad una quindicina di chilometri dall’area del disastro nucleare. Allo stato attuale ci sono una cinquantina di posti letto ma c’è già il progetto di raddoppiarli a breve. I primi ospiti a dormire nell’ostello erano turisti provenienti da Danimarca, Stati Uniti e Nuova Zelanda.
I coraggiosi (o incoscienti) visitatori hanno preso parte anche ad un tour che li ha portati vicinissimi alla zona dell’incidente, anche se solo per pochi minuti. La zona è ancora altamente contaminata e non è abitabile. Intorno al reattore è stato costruito un sarcofago per contenere le radiazioni e lo scorso anno la struttura è stata rinforzata con acciaio. Li sotto si trovano 16 tonnellate di uranio e plutonio e 30 tonnellate di polvere radioattiva.