100 anni sono passati ma il ricordo fatica ad andarsene. L’ANPI Piacenza ricorda la Grande Guerra con una conferenza pubblica sabato 11 novembre dalle ore 9.30 nella Sala Consiliare della Provincia, in via Garibaldi 21. Relazioneranno il dott. Romano Repetti, della presidenza proviciale e ricercatore storico su “Dalle illusioni degli interventisti all’inferno delle trincee e alle società delle masse e dei regimi politici totalitari”, seguiranno gli interventi delle dott.sse Anna Riva e Patrizia Anselmi, dell’Archivio di Stato con “La valorizzazione dei fondi documentari relativi alla Grande Guerra. Metodi ed esempi” la prima e con “Diamo un nome ai piacentini – Il contributo di sangue e sofferenze della comunità piacentina” la seconda. A presiede l’incontro Stefano Pronti, presidente provinciale ANPI.
Mentre le caratteristiche della Seconda guerra mondiale, anche per merito delle frequenti iniziative organizzate dall’Anpi e da altri soggetti, sono abbastanza note ai cittadini, riguardo agli aspetti barbarici di quella guerra, alle responsabilità dei regimi politici che la generarono e agli effetti storici che produsse, per la Prima guerra mondiale restano generalmente sedimentate nella mente delle persone le reminiscenze scolastiche della sua rappresentazione quale evento molto sanguinoso ma infine portatore di una vittoria che ha permesso all’Italia di completare il suo Risorgimento, la sua unità territoriale. Ma almeno in occasione di questo centenario è opportuno avere presente che anche la Prima è stata una guerra “totale” che ha prodotto fra gli italiani addirittura più vittime della Seconda – circa 650.000 morti rispetto ai 450.000, fra militari e civili, della Seconda – più soldati morti per deperimento nella prigionia in Austria, circa 100.000, rispetto ai 50.000 morti in Germania durante la Seconda, ed ha visto perfino l’utilizzo criminale dei gas asfissianti. E se è vero che in Europa i vecchi domini imperiali sono stati sostituiti nel 1919 da otto nuovi Stati costituiti sul principio di nazionalità, la Prima guerra mondiale, con i suoi processi di massificazione e assuefazione alla violenza, ha poi dato origine a quei movimenti sociali e politici che hanno avuto sbocco nei regimi
politici totalitari promotori fra l’altro, a solo 20 anni di distanza, della Seconda guerra mondiale. Questa conferenza dell’Anpi intende dunque offrire significativi elementi d’informazione e di riflessione su una guerra che ha segnato il XX Secolo e che propone tuttora lezioni da non dimenticare .
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