Abbiamo parlato delle reazioni della minoranza alla presentazione da parte del sindaco Patrizia Barbieri delle linee di mandato al Consiglio comunale.
Vediamo invece alcuni punti salienti degli interventi dei consiglieri di maggioranza partendo da Stefano Cavalli (Lega Nord) che davanti alle critiche provenienti dall’opposizione di un documento troppo breve e generico ha risposto ricordando come la città Metropolitana di Milano, amministrata dal centro sinistra, abbia presentato linee di mandato di quattro pagine.
«La nostra – ha detto Cavalli – è una città che vive nell’insicurezza, nella paura, nel degrado. Da parte nostra non abbiamo paura di una società multietnica. Queste linee di mandato sono chiare per chi vuole capire». Sul fronte della crisi economica ed in particolare del commercio Cavalli ha detto che questo è un tema legato anche al welfare. «Non ci sono più i negozi nelle periferie che erano dei veri e propri centri di aggregazione sociale in particolare per gli anziani. Bisogna favorire l’apertura di queste micro strutture che possono servire al territorio».
«La nostra – ha continuato Cavalli – deve essere una amministrazione che non vuole sperperare denaro pubblico, così come avviene tutti i giorni nelle famiglie. Basta cattedrali nel deserto. I “regali” che ci hanno fatto dal demanio sono carrozzoni che noi piacentini dobbiamo sopportare».
Il successivo consigliere di maggioranza ad intervenire è stato Tommaso Foti «Oggi è una giornata particolare – ha affermato – perché probabilmente prima di leggere le linee di mandato qualcuno avrebbe dovuto leggere Testo Unico enti locali che è fondamentale per fare consigliere, perché bisogna sapere di cosa si parla».
Anche Foti ha risposto alle critiche, venute dalla minoranza – di troppa sinteticità del documento «Pare che la gara sia chi scrive più o meno pagine. Il giudizio di queste linee di mandato, che sono la sintesi del programma elettorale di centro destra, l’hanno espresso 60% a 40% gli elettori, Non è un problema politico ma di accettare i risultati elettorali».
Foti ha continuato il suo intervento rivolgendosi ai banchi di minoranza «Non vi è chiara la differenza fra le linee di mandato ed i piani strategici, i piani urbanistici. Non vi è chiaro l’Abc del diritto amministrativo. Le linee di mandato non sono una summa teologica di ciò che piace o non piace ma linee di indirizzo che tantomeno sono pesanti tanto più consentono, nel corso dei cinque anni di trovare anche dei momenti di revisione».
Rivolgendosi agli esponenti dell’ex maggioranza di centro sinistra presenti in aula e ai loro interventi Foti ha detto «Se continuate a provocare … poi le risposte arrivano e non ci fate bella figura».
Il consigliere Foti ha poi affermato di accettare di buon grado alcune fra le critiche mosse dai banchi di minoranza «ad esempio quelli sulla comunicazione Perché quando parlano gli assessori devono mettersi in testa che parlano a nome della giunta e quindi se si sta con “calma e gesso” tenendo a bada la voglia di apparire qualche scivolone in meno lo si può fare».
Allo stesso modo Foti ha ammesso che quando sono giuste le critiche non vengono rispedite al mittente «Ad esempio se fosse possibile fare ancora l’iniziativa del Lego in centro … io sarei favorevole. Ieri davanti all’Alberoni c’era talmente tanta gente che io, solitamente puntuale, sono arrivato in ritardo di 20 minuti». Foti ha concluso con una apertura verso le minoranze «Queste linee programmatiche sono una linea di indirizzo aperta anche a suggerimenti».
Fra gli interventi più attesi c’era certamente quello del consigliere liberale Antonio Levoni, al centro di numerose polemiche dopo il suo ordine del giorno, approvato dalla maggioranza nel precedente consiglio, sulla riduzione di fondi a Pulcheria, Spazio2 e Spazio 4. Ma Levoni ha iniziato parlando anche lui delle linee di mandato e rivolgendo un complimento al sindaco Patrizia Barbieri
«Il nostro sindaco è un mago perché con la situazione che ha trovato, finanziaria ed organizzativa solo un mago potrebbe essere qui con delle linee di mandato che abbiano anche un senso e che non solo rispettano quello che il sindaco ha promesso in campagna elettorale ma anche quello che vogliono i cittadini».
Poi Levoni è passato ad occuparsi della polemica sugli Spazi e sui giovani
«Con Zandonella e Garilli dimostriamo quanto il centro destra tenga ai giovani. Credete che noi non penseremo ai giovani? Ci penseremo eccome. Ma se permettete in uno spazio comunale non metteremo più dentro Spazio 4. Metteremo dentro quello che vogliamo noi».
Dopo un’interruzione dovuta alle votazioni Levoni è tornato a parlare di Spazio 4 ed è stato invitato dal presidente Caruso ad esprimersi meno in dialetto per evitare problemi di trascrizione stenografica. «Vorrà dire che gli faremo un corso di piacentinità» ha risposto, sorridendo, il consigliere.
«Su Spazio 2 – ha proseguito Levoni – abbiamo le mani legate essendoci un contratto fino al 2020. Non possiamo incidere».
Per quanto riguarda Spazio 4 Levoni ha replicato ad un post pubblicato dall’ex consigliere Giovanni Castagnetti su Facebook.
«Sei tu Castagnetti -ha affermato – che hai inventato queste strutture per far diventare i ragazzi dei pollastri. Io i ragazzi piacentini li stimo e li apprezzo e faremo di tutto per valorizzarli. Castagnetti mi ha definito un omuncolo su Facebook. Io sono molto contento di esserlo seduto in questo posto (in consiglio comunale ndr). Lui non lo è (un omuncolo) ma intanto lo hanno mandato via, lo hanno spedito a casa (gli elettori ndr).
E’ stato quindi il turno della replica del sindaco Patrizia Barbieri «Ringrazio tutti sia quelli che hanno apprezzato sia quelli che hanno fatto critiche – ha detto ed ha continuato affermando – quando le critiche sono costruttive sono sempre beneaccette».
«Le nostre linee di mandato – ha spiegato il sindaco – sono esattamente le nostre linee elettorali e mirano a rispondere concretamente alle esigenze dei cittadini non solo con quelle che sono le grandi opere ma con le esigenze di quotidianità effettivamente sentite dai cittadini».
Il sindaco Barbieri ha poi parlato dei gravi problemi amministrativi che la sua giunta si è trovata ad affrontare «Questa macchina amministrativa deve ripartire perché è ferma. Non sono solo i problemi giudiziari. Ci sono anche questioni organizzative mai risolte.
C’è l’impegno di questa amministrazione di rendere gli uffici molto più snelli, sburocratizzati, più rispondenti alle esigenze del cittadino, rendendo più efficiente l’intera macchina comunale. Dico questo nel pieno rispetto di chi lavora all’interno di questo Ente dove ci sono tante persone che fanno di più del dovuto ma magari non sono nel posto giusto. Potrebbero essere strategicamente utilizzati in settori a loro più consoni e più pertinenti. Una analisi e una conoscenza utile per la riorganizzazione del personale è utilissima».
In conclusione, prima di ringraziare maggioranza e minoranza il sindaco Barbieri, rispondendo alla domanda posta da un consigliere, ha affermato con decisione che questa amministrazione non si avvarrà di consulenti esterni «Noi non nomineremo consulenti».