SPOILER – Qui di seguito un’introduzione “irriverente” alla cronaca giornalistica vera e propria della giornata di ieri
C’è una popolare canzone natalizia che tutti bene o male hanno sentito, associata a una famosa azienda di dolciumi: “A Natale puoi…”. Nel periodo delle feste da ormai 30 anni è stata declinata in più spot televisivi, ognuno con protagonisti i più giovani, ed è ormai una delle colonne sonore portanti di uno dei periodi più “dolci” dell’anno.
“A Natale puoi/fare quello che non puoi fare mai/riprendere a giocare/riprendere a sognare“. Un concetto quest’ultimo che ieri durante “Il futuro sarà”, prima di una tre giorni celebrativa dei vent’anni di Centri di Aggregazione a Piacenza, è stato nominato più volte. Era altresì la conclusione del progetto “Sicurezza di Futuro”. Sogno, futuro. Peccato che il 29 dicembre chiuda Spazio 4. A marzo anche Spazio Belleville, salvo imprevisti, chiuderà i battenti. Paradossale. Entrambi i Centri con i loro educatori, assieme a Spazio 2, hanno contribuito ad organizzare la giornata a Palazzo Gotico, organizzando giochi. C’era anche l’Assessore alle Politiche Giovanili, Luca Zandonella, che aveva promesso per Spazio 4 un bando per metà dicembre, poi per fine anno e adesso promette la riapertura del centro a marzo. La vicesindaco Baio aveva suggerito di appoggiarsi a oratori (ma molti frequentanti Spazio 4 non sono cattolici), Zandonella interpellato ieri da un’educatrice di Spazio 4, chiedendo lumi sul futuro dei ragazzi ha risposto: “Sicuramente non è una domanda facile, si può dire di mantenere le amicizie che si sono create nel tempo, data la situazione momentanea, e poi interagire con gli altri centri”.
Queste persone che dedicano il loro tempo ai più giovani, alla “filiera del crescere”, come è stata definita ieri, si ritroveranno presto senza lavoro. In molti conosciamo la situazione non rosea delle casse comunali, dispiace sempre molto che i primi tagli fatti in situazioni difficili riguardano i sogni e il futuro.