Lo avevamo scritto più volte e la nostra previsione si è rivelata esatta a vincere il titolo di Capitale Italiana della cultura è stata Parma. Un peccato che Piacenza non ce l’abbia fatta ma allo stesso tempo una parziale buona notizia. Proprio in occasione delle audizioni a Roma i tre sindaci emiliani di Parma, Reggio e Piacenza avevano stretto una sorta di patto di collaborazione. Le tre città fanno infatti parte di Destinazione Turistica Emilia un brand comune pensato, in tempi non sospetti, per valorizzare i tre territori confinanti emiliani proprio sotto il profilo dell’attrattività turistica.
E’ chiaro che solo e solamente Parma sarà la capitale della cultura ma sia Piacenza, sia Reggio Emilia potranno approfittare dell’occasione per promuovere comunque i rispettivi territori mettendo comunque in campo buona parte delle iniziative presentate alla commissione del Ministero.
Arrivare in finale, come ha detto lo stesso ministro Franceschini – è un po’ come ricevere una nomination agli Oscar. Si può esserne fieri anche se non si è vinto e lo si può scrivere sul cartellone “finalista a Capitale della Cultura 2020”.
Il sindaco di Parma, che a differenza dei colleghi non indossava la fascia Tricolore, ha detto di essere più emozionato di quanto non fosse stato in occasione della recente rielezione di giugno. “Questo premio – ha detto durante la cerimonia – ci dà una grande opportunità. Aver creato un’idea di città ha fatto mettere tante persone attorno a un tavolo a progettare”.
La giuria ha voluto in particolare premiare l’alleanza tra pubblico e privato” che il presidente della commissione ha citato durante il suo discorso.
Pizzarotti ha poi fatto un accenno a Piacenza e Reggio “sono fiero che ci siano state tre città italiane in finale, segno che il territorio si esprime per le sue eccellenze”.
Questo il video con cui Parma aveva presentato la propria candidatura
https://www.facebook.com/officialparma/videos/1917369418575899/
Nel video qui sotto invece l’intera cerimonia della proclamazione