«Gli agenti di Polizia penitenziaria non possono continuare ad operare sotto organico in quelle condizioni di insicurezza più volte denunciate. Lo ribadirò fino allo sfinimento».
Lo afferma il consigliere regionale della Lega Matteo Rancan dopo l’ultimo episodio di violenza verificatosi ieri sera alla casa circondariale di Piacenza, dove un detenuto extracomunitario ha appiccato il fuoco alla cella. Il rogo sembrerebbe essere la conseguenza di un gesto autolesionistico degenerato nel volgere di poco tempo.
«Simili fatti incresciosi – accusa l’esponente del Carroccio – avvengono perché i governi non eletti che si sono avvicendati negli ultimi cinque anni snobbano la Polizia penitenziaria e le forze dell’ordine in generale. Sembra inoltre che il penitenziario piacentino stia diventando il punto di accoglienza dei detenuti più facinorosi dell’Emilia Romagna e di altre regioni: una situazione inaccettabile alla luce della grave carenza di organico che caratterizza la struttura. Ciò si aggiunge alla presenza di un Reparto di osservazione psichiatrica, attivo all’interno del carcere, che ogni giorno è fonte di seri problemi per il personale in servizio. Ecco allora che inviare a Piacenza ulteriori detenuti violenti da altre province non fa altro che aggravare il già stressante lavoro dei poliziotti. La musica – promette Rancan – cambierà a partire dal 5 marzo, quando finalmente si insedierà un governo che sarà l’espressione del voto popolare. Alla guida ci sarà una forza come la Lega, intenzionata a fare piazza pulita della delinquenza e a tutelare adeguatamente i corpi di polizia. Anche questa volta non posso esimermi dal dichiararmi sempre al fianco degli agenti».