Può essere accompagnata da una melodia pop o da un incalzante Allegro da musica classica, o da un rock da pettinare i capelli, intanto Spotify entra in borsa. Indiscrezioni parlano di una valutazione da 24 miliardi di dollari per la società svedese creata da Daniel Ek, in un momento particolare per i mercati, soprattutto quelli hi tech: ieri Amazon, Tesla registravano perdite nell’ordine dei 5/6 punti percentuali.
L’ingresso è validato dalle previsioni di Spotify stessa: si aspetta di poter contare su un aumento di circa il 30% degli utenti attivi mensilmente, arrivando ai 200 milioni. Oggi ne conta 71 milioni, il doppio di Apple Music, il principale rivale, e senza considerare i 90 milioni che utilizzano Spotify gratuitamente. Un servizio, quello gratuito, poco sostenibile, ma il giro d’affari nel 2018 ha segnato rapidi incrementi, nell’ordine dei 20 – 30 punti percentuali.