Andrà in scena il 28 ed il 29 Aprile al Teatro S.Matteo (ore 21.00) il nuovo spettacolo, tutto al femminile, della compagnia TevLab intitolato Le Vergini Giurate. Si chiamavano così, in Albania ed in Kosovo le burrneshe, donne che si vestivano da uomini e che tali venivano considerate godendo anche di “privilegi” come quello di fumare e consumare alcolici.
In pratica secondo tradizione acquisivano gli stessi diritti e doveri giuridici che tradizionalmente, nelle società patriarcali, vengono attribuiti alle figure maschili. Dopo un giuramento davanti a dodici anziani del villaggio si tagliavano i capelli, fasciavano i seni e facevano voto di castità. Talvolta la scelta era dettata da mancanza di eredi maschi, per non disperdere il patrimonio famigliare; altre volte in seguito al rifiuto da parte della giovane di contrarre matrimonio.
Una legge da prima scritta per continuare la faida tra i clan delle montagne per il potere e la terra ”Occhio per occhio, fino ai discendenti di due generazioni”. Le famiglie nelle quali gli uomini erano già stati sterminati o non avevano figli maschi avevano il diritto di predestinare una delle loro figlie femmine a diventare uomo. Rinunciando per sempre alla sua vita di donna e dichiararsi “Vergine Giurata”. Questa era anche l’unica possibilità per alcune donne di liberarsi della loro prigionia, ma con grandi enormi rinunce.
Al S.Matteo si narreranno la vita e le storie di 4 donne dell’Albania le loro scelte e rimpianti.
“Siamo donne forti, noi delle montagne albanesi, nate con lo spirito di sacrificio. Nessuno mi ha mai chiesto cosa vuol dire essere me”
Interpreti saranno Flavia Cataldo (Zemira), Cecilia Boledi (Julinda), Giulia Vecchia (Lule) e Bibiana Maffi (Karima). Luci e scenografie: Maxim Vertunni, Guido Lavelli