“Occorre uscire il più possibile dai palazzi, dando ascolto alla popolazione, spiegando con trasparenza le nostre scelte. E’ necessario accorciare le distanze con i cittadini, spiegando il significato di condivisione”. Così si è espresso il Prefetto di Piacenza, Maurizio Falco, in occasione delle celebrazioni ufficiali per la Festa della Repubblica che si sono tenute, questa mattina, in piazza Cavalli.
Per il dottor Falco si trattatva della prima festa della Repubblica da quando è stato nominato prefetto ed inviato a Piacenza, così come si è trattato di un debutto anche per l’on. Murelli ed il senatore Pisani, nella loro veste istituzionale (vedi video-intervista).
Poco prima di pronunciare il suo breve discorso il Prefetto, davanti alle autorità civili e militari, aveva letto la lettera inviata a tutti i rappresentanti territoriali dello Stato dal Presidente Sergio Mattarella.
«Tensioni e prove trovano nel quadro delle istituzioni repubblicane piena possibilità di espressione e composizione, in una nazione unita e solidale». Così , ha scritto il capo dello Stato, Sergio Mattarella. «Il bene della coesione sociale, alla cui tutela si rivolge una parte importante della vostra attività, si consolida con le scelte di corresponsabilità e di cittadinanza attiva che ciascuno è chiamato a operare nell’interesse generale», ha sottolineato Mattarella. «Va arrestato con fermezza – ha detto il Presidente – ogni rischio di regressione civile in questa nostra Italia e in questa nostra Europa affermando un costume di reciproco rispetto, mettendo a frutto le grandi risorse di generosità e dinamismo dei nostri concittadini. Con l’auspicio che il 2 giugno possa essere in ogni territorio l’occasione di una rinnovata condivisione dei principi e degli ideali repubblicani, rinnovo gli auguri di buon lavoro a voi prefetti e a quanti con voi celebrano la Festa della Repubblica».
«La costante e leale collaborazione fra tutte le componenti istituzionali e sociali chiamate a confrontarsi con il fenomeno delle migrazioni consente di affrontare l’individuazione di soluzioni in grado di garantire legalità, accoglienza e integrazione», ha concluso Mattarella.