Nuova pressa di posizione da parte di un esponente politico con riguardo al possibile nuovo ospedale di Piacenza e all’area dove potrebbe essere costruito. Anche il consigliere Gloria Zanardi, con un comunicato si dice contraria alla collocazione nell’area ex-Pertite.
«Le criticità dell’attuale ospedale – scrive la Zanardi – sono evidenti e incidono negativamente sulla gestione, la cura dei pazienti e l’organizzazione da parte dei professionisti, come confermato da tutti gli operatori sanitari che quotidianamente riscontrano i problemi concreti. Per realizzare il nuovo ci vorranno almeno 10 anni e le condizioni non miglioreranno.
Il nuovo ospedale è un’opportunità e un’esigenza per la nostra comunità.
La Regione ha confermato l’impegno del finanziamento a prescindere dalla scelta dell’area.
A questo punto occorre individuare l’area. Nonostante le dichiarazioni dell’assessore regionale Venturi facessero percepire una sottile forzatura, credo che sia diritto e dovere della città, dunque dei propri rappresentanti, decidere dove realizzare il nuovo nosocomio.
Mi sto ancora chiedendo perché l’area ex Pertite sia ancora ancora sul piatto.
Il 12 e 13 giugno 2011 è stato un indetto a Piacenza un referendum consultivo della popolazione per comprendere quale fosse la destinazione che i Piacentini volevano per quell’area. Il risultato del referendum è stato inequivocabile. Vero è che non è stato raggiunto il quorum, ma non si può sottovalutare il fatto che 30.237 piacentini, un cittadino su tre, abbiano votato e quasi tutti a favore della destinazione a parco pubblico della ex Pertite.
In data 10 aprile 2017 il Consiglio Comunale, a maggioranza e trasversalmente, votava la delibera con la quale si determinava la destinazione a verde pubblico (non attrezzato) dell’area.
Il sindaco Barbieri, durante la campagna elettorale, è stata chiara nell’affermare che l’ex Pertite non sarebbe rientrata nel novero delle aree su cui costruire il nuovo ospedale. Coerentemente con quanto dichiarato allora, il sindaco ha ribadito e riaffermato tale impegno anche nell’ultimo consiglio comunale.
Le aree pubbliche non sono gli unici siti possibili per la realizzazione del nuovo ospedale. Il Tavolo di confronto comunale e Ausl hanno già preso in considerazione due aree private e promuovendo una eventuale procedura di evidenza pubblica per la raccolta di altre possibili candidature sul mercato immobiliare le possibilità potrebbero ampliarsi. Per coerenza, nell’interesse pubblico e perché ci credo, ribadisco la necessità di realizzare il nuovo ospedale ed il fermo NO, senza se e senza ma, all’utilizzo dell’area Pertite per la sua costruzione. La Pertite deve diventare parco pubblico (con una bonifica, come promesso dal Demanio, a prescindere dalla destinazione)».