Finalmente torna il Cinema all’aperto organizzato dall’Associazione Cinemaniaci e Arci. Questa mattina la presentazione nel Salone Pierluigi di Palazzo Farnese, cui hanno partecipato l’assessore Massimo Polledri, Alessandro Fornasari presidente provinciale di Arci, Alberto Squeri ex assessore alla Cultura e Flavia De Meo, tra gli organizzatori.
“Quindicesimo anno consecutivo per questa manifestazione – ha introdotto Fornasari -, abbiamo allestito quest’anno un cartellone variegato, che porta all’Arena Daturi produzioni di nicchia e pluripremiate, più iniziative già fissate con alcuni registi. Come sempre dobbiamo ringraziare gli sponsor che ci hanno sostenuto, gli studenti/stagisti che ci daranno una mano dal punto di vista della comunicazione e della promozione dell’iniziativa”. 51 le serate in cartellone, con un programma compresso vista la concomitanza dell’Alley Oop Festival. “Ci sarà qualche buco nella programmazione a causa della concomitanza di alcuni eventi che avrebbero reso il servizio poco serio nei confronti del pubblico. Alla fine delle proiezioni oltre a un possibile dibattito, ci sarà anche un rinfresco gestito dai nostri collaboratori”. Da segnalare la collaborazione con Wall Street English Piacenza, che introdurrà i film in lingua originale.
Flavia de Meo è andata maggiormente nel dettaglio, fornendo qualche delucidazione in più sulla scelta dei titoli: “Ci teniamo a sottolineare la presenza di otto film diretti da donne, per dare una giusta considerazione al ruolo della donna. Abbiamo voluto fortemente 2 sotto al Burqa, Omicidio al Cairo, così come un documentario sul ’68 piacentino. Ci sarà un contest parallelamente alla rassegna, in cui chi vorrà potrà farsi un selfie davanti al cartellone. Chi riceverà più like sui social potrà vincere due biglietti di ingresso”.
Massimo Polledri nel suo intervento ha voluto sottolineare la bellezza della location e quanto sia un’occasione di svago per i cittadini ancora Piacenza. “Arci è riuscita ad offrire buon cinema in una delle location più belle di Piacenza. Siamo arrivati lunghi, ma come abitudine italiana siamo riusciti alla fine a far tutto”. Si alzi il sipario allora, e buona visione.