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Sant’Anna di Stazzema, il ricordo. Cugini (Pd): “L’odio non porta a niente”

Sono passati 74 anni dal 12 agosto di un periodo che sembra lontano e vicino al medesimo tempo. Quel giorno a Sant’Anna di Stazzema, borgo in provincia di Lucca di una ventina di anime, furono allora uccise 560 persone da 10 SS nazifasciste condannate  poi nel 2005 con l’ergastolo. Col tempo il luogo è diventato simbolo per molte generazioni successive, sono stati organizzati incontri e celebrazioni, nel 2012 addirittura un “Forum Giovani Sant’Anna di Stazzema”, dove hanno partecipato più di trecento ragazzi da varie scuole d’Italia, per non dimenticare l’eccidio.

E infatti a distanza di tempo non è stato dimenticato, anche il Gonfalone della nostra città ha sfilato quest’oggi. “Non esiste retorica nella celebrazione del ricordo a Sant’Anna di Stazzema – ha puntualizzato Stefano Cugini, consigliere comunale nelle fila PD presente a Sant’Anna – 560 persone uccise tra cui Anna, la più piccola di appena 20 giorni. Qui non c’è indifferenza. Qui nessuno minimizza ciò che il nazi fascismo é stato. Esserci, per me é ormai una tradizione (quest’anno sono in rappresentanza idealmente anche dei colleghi del gruppo PD di Piacenza e di tutti i piacentini antifascisti), é un bagno di consapevolezza. Veder sfilare i pochi superstiti fino al sacrario, tra i gonfaloni, le bandiere, gli applausi, molti visi che si asciugano ancora oggi le lacrime, vale più di tante lezioni a scuola”. E’ stato inoltre lanciato un messaggio. “Sant’Anna di Stazzema non basta raccontarla. Bisogna vederla, calpestarne la terra, ascoltarne i silenzi. Per toccare con mano che l’odio non porta a niente e che i popoli devono parlarsi, non combattersi. Sant’Anna, nel nome dei suoi martiri, é un messaggio costante ai giovani. Una mano tesa alla pace tra le genti”.

Il Sindaco di Sant’Anna di Stazzema, Maurizio Verona, ha chiesto durante la commemorazione le dimissioni del Ministro della famiglia e disabilità Lorenzo Fontana, invitandolo a recarsi nella località toscana a ribadire “di voler abolire la legge Mancino”. In rappresentanza di Piacenza, oltre a Cugini, era presente l’assessore alla Cultura Massimo Polledri.

Anche Giulia Piroli (Pd) ha sentito il dovere di ricordare la strage. “Mai come in questo periodo storico – commenta -, in cui stanno riemergendo prepotentemente rigurgiti fascisti in Italia e nel resto dell’Europa,è un dovere rinnovare la memoria dei fatti che travolsero il nostro Paese,soprattutto per le giovani generazioni. È responsabilità di tutta la classe politica, delle istituzioni salvaguardare e proteggere i principi della democrazia liberale che nacque dalla lotta di Liberazione. Per questo anche le recenti dichiarazioni del ministro Fontana (abolire la legge Mancino) non possono passare nell’indifferenza che è il male peggiore ora. Le sue dimissioni sarebbero quanto mai opportune”.

Sono intervenuti anche il presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna Enrico Pieri, l’assessore della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli e il vice presidente del Parlamento Europeo David Sassoli. Dopo la deposizione degli omaggi floreali, la celebrazione religiosa e le allocuzioni ufficiali, sarà inaugurata la mostra internazionale di disegni “I colori della pace”.

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