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Terremoto e incendio alla centrale di Caorso … ma è solo un’esercitazione

Un gigantesco incendio si è sviluppato questa mattina presso la centrale elettronucleare di Caorso. Uno scenario disastroso che, per fortuna, era solo una simulazione di protezione civile, quella che ha avuto luogo dalle 9 alle ore 12. Lo scopo era proprio quello di testare la macchina dell’emergenza davanti a due ipotetici  eventi concomitanti: un terremoto e un incendio a “rifiuti non condizionati negli Edifici Rifiuti Solidi di Bassa Attività ERSBA, con un possibile coinvolgimento delle aree esterne al sedime dell’impianto per un raggio massimo di 3 km”

L’evento ha previsto, come scenario aggiuntivo, il danneggiamento e l’incendio del 20% del totale dei fusti stoccati.

A seguito dell’incidente, sono scattate le procedure della pianificazione provinciale, con l’intervento degli addetti della Sogin e del personale dei Vigili del Fuoco che ha richiesto l’aiuto di squadre provenienti anche dalle province limitrofe, sotto il coordinamento del Direttore regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia Romagna, l’ing. Barberi.

Presso la Prefettura di Piacenza è stato costituito il Centro coordinamento soccorsi (C.C.S.), organismo che – in situazioni di emergenza – detta le linee strategiche di intervento, oltre a curare la comunicazione con gli Uffici centrali e con i media.

Ne fanno parte un rappresentante del Sindaco di Caorso e di Monticelli d’Ongina, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, del Comando Polizia stradale di Piacenza, dell’Agenzia regionale per la protezione civile della Regione Emilia – Romagna, del 118, dell’ASL, dell’ARPAE e della Croce Rossa Italiana. A coordinarlo è il Dirigente dell’Area V “Protezione Civile, Difesa Civile e Coordinamento del Soccorso Pubblico” della Prefettura di Piacenza.

Il Comune di Caorso ha – a sua volta – attivato il Centro operativo comunale (C.O.C.) che si è tenuto costantemente in contatto con il Centro coordinamento soccorsi della Prefettura anche per comunicazioni dirette alla popolazione e ad eventuali provvedimenti urgenti da adottare.

L’ampio debriefing, svoltosi al termine dell’esercitazione, alla presenza anche dei rappresentanti della Sogin e dei principali attori che sono intervenuti presso la centrale e nei vari organismi tecnici (Centro coordinamento emergenze, Centro Coordinamento Radiologico Interprovinciale) ha rilevato che sono stati raggiunti in maniera soddisfacente tutti gli obiettivi previsti, testando i flussi informativi, le procedure di attivazione delle singole strutture operative con relativi tempi di risposta, la valutazione dei posti di blocco per la cinturazione delle aree interessate dall’incidente e di quanto necessario per la circolazione ferroviaria e fluviale nonché eventuali provvedimenti in materia ambientale e sanitaria.

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