Cascine e stalle scoperchiate, piante cadute, portici e muri crollati e black out che in alcune aree sono proseguiti per l’intera notte.
E’ quanto ha provocato il vento che si è abbattuto nelle ore notturne nel Piacentino. Coldiretti Piacenza sta raccogliendo le testimonianze dei suoi associati: molte le aziende colpite dal maltempo, che insiste sul territorio da sabato 27 ottobre con violente precipitazioni che sono proseguite per tre giorni.
“Non si vedeva nulla, nella notte il vento tirava fortissimo” racconta Lara Piccoli che conduce un’azienda zootecnica a Vediceto di Farini. Ma a denunciare la gravità della situazione sono anche gli agricoltori delle zone di Bobbio e Morfasso.
“Il muro della stalla è crollato, i vetri si sono rotti e il portone – sempre della stalla – è finito in mezzo al campo, la storica quercia è caduta sulla mia auto, i camini dell’abitazione si sono rotti” racconta Stefano Silva in località Monastero di Morfasso.
A Selva di Ferriere è caduta la prima neve
Una fotografia comune in tutta Italia, da nord a sud. Quest’ultima ondata di maltempo – spiega Coldiretti che sta tracciando i primi bilanci – ha provocato danni ingenti: ulivi secolari sradicati, coltivazioni distrutte, campi allagati, muri crollati, trombe d’aria e grandine su aziende, serre e stalle con animali sfollati e mandrie isolate. Intanto a Selva di Ferriere è caduta la prima neve della stagione.