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I cartelli stradali hanno valore? In largo Brigata Piacenza parrebbe di no!

Ci si chiede se sulla striscia di asfalto dietro palazzo Farnese sia ancora vigente la rimozione, visto che lo spazio sembra essersi trasformato in un parcheggio "non ufficiale" al posto di piazza Cittadella

Seconda puntata di Quotidiano Piacenza Online dedicata ai divieti teoricamente vigenti sulle strade piacentine che di fatto non vengono fatti rispettare. Dopo esserci occupati ieri di via IV Novembre oggi ci spostiamo in Largo Brigata Piacenza, la strada che costeggia il lato sinistro di palazzo Farnese. Si tratta di una via la cui tranquillità è stata letteralmente sconvolta dal cantiere per la costruzione del parcheggio sotterraneo di piazza Cittadella. In questa strada sarebbe in vigore l’ordinanza sindacale n. 582 del 10/09/2024 (leggi qui) che stabilisce dalle ore 07:00 del giorno 16/09/2024 – fino a fine lavori – il senso unico di marcia con direzione da viale Risorgimento a piazza Cittadella e la rimozione forzata al di fuori delle apposite strisce. All’imbocco della strada sono posizionati, su appositi pali, due cartelli che indicano appunto il divieto di sosta con rimozione ed il senso unico. Non si capisce dunque il perché di altri due cartelli gialli quadrati da cantiere con nastri di plastica biancorossa, posizionati per terra più avanti, all’altezza di una strettoia per indicare un’ulteriore rimozione. Sembrerebbe quasi che siano li a dire che nella restante parte si può parcheggiare salvo in quel passaggio meno ampio, dove la presenza di auto impedirebbe il transito dei pullman dirottati nella strada causa cantiere.

Nonostante in questo Largo ogni giorno vengano parcheggiate decine di auto in qualunque spazio libero, compresi i prati le multe e le rimozioni sembrano latitare. Si era anche sparsa la voce (priva però di conferme ufficiali) che Largo Brigata Piacenza dovesse servire per restituire alla cittadinanza parte di quei 220 posti persi con la partenza del cantiere (circa 70 in piazza Cittadella e 150 a barriera Milano).

A fine agosto il sindaco Katia Tarasconi e gli assessori ai lavori pubblici Matteo Bongiorni e al commercio Simone Fornasari, nell’imminenza del via libera ai lavori, avevano assicurato che si sarebbero trovati posti alternativi a quelli cancellati. Ad inizio ottobre è stata data notizia della riapertura del parcheggio di via Benedettine capace di ospitare circa 70 auto, grossomodo lo stesso numero precedentemente presente davanti a palazzo Farnese. Siamo verso fine novembre e all’appello mancano ancora altri 150 posti, un’assenza che diviene via via più grave con l’avvicinarsi dello shopping natalizio. Questi ulteriori spazi di sosta nell’area nord della città sembrano esere scomparsi dai radar e forse anche dall’agenda della giunta Tarasconi.

L’ampliamento dei posti in largo Brigata Piacenza, potrebbe dunque essere una – seppur parziale – risposta a questa carenza provocata dai lavori di scavo. Se così fosse viene da chiedersi perché quest’area di sosta non venga ufficializzata attraverso un’ordinanza ad hoc e non vengano coperti i cartelli posizionati all’ingresso della strada, verso viale Risorgimento e magari disegnati i relativi stalli di sosta. Se invece ai lati di quella striscia d’asfalto vige ancora il divieto e non c’è intenzione di eliminarlo, sarebbe buona cosa farlo rispettare appieno. Perché come ha scritto il cardinal Richelieu «Fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire».

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