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Banda di ladri d’appartamento reinvestiva gli utili in cocaina

La base era in Romagna ma anche Piacenza è risultata coinvolta. Gli autori materiali dei furti venivano "importati" dall'Albania e dopo qualche colpo tornavano in patria per essere sostituiti da altri connazionali. Sequestrati 253 kg. di cocaina

Alle prime luci dell’alba i carabinieri del comando provinciale di Rimini hanno dato esecuzione a una ordinanza di applicazione di misure cautelari, emesse dal gip su richiesta della procura della Repubblica di Rimini, nei confronti di 39 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di rapina, furti in abitazione, traffico, detenzione e spaccio di quantità ingenti di stupefacenti, cocaina in particolare. I provvedimenti sono stati eseguiti, oltre che nella provincia di Rimini, anche in quelle di Bologna, Campobasso, Cagliari, Forlì-Cesena, Imperia, Milano, Monza, Parma, Piacenza, Pesaro e Ravenna, con il supporto dei Reparti Anticrimine di Bologna e Padova, della componente aerea del 13º Nucleo Elicotteri Carabinieri di Forlì, dei Nucleo Carabinieri Cinofili di Pesaro e delle Polizie Locali di Rimini e Riccione.

L’operazione eseguita oggi, ha visto la partecipazione di oltre 200 Carabinieri, è l’epilogo di una complessa e articolata attività investigativa condotta dai carabinieri della Sezione Operativa di Riccione, avviata a seguito di una serie di furti in abitazione consumati durante lo scorso inverno nel comune rivierasco ed in quelli limitrofi.

Le indagini, hanno consentito di risalire a una serie di soggetti, tutti di nazionalità albanese ma domiciliati in Emilia Romagna che, di volta in volta, reclutavano connazionali fatti appositamente giungere in Italia per commettere  reati contro il patrimonio. Dopo una breve permanenza in Italia venivano fatti rientrare nel paese d’origine e rimpiazzati con nuove figure criminali.

Oltre ai reati predatori, gli indagati erano attivi anche nel fiorente settore degli stupefacenti, acquistati da connazionali appartenenti ad altra struttura criminale operante anch’essa in Riviera.

Anche in questo caso veniva utilizzato utilizzavano un rigido turnover di spacciatori. Nonostante tutte le accortezze poste in essere, i Carabinieri riuscivano comunque ad individuare i luoghi ritenuti essere le basi operative e a delineare così il modus operandi utilizzato.

Rilevante anche il ruolo delle compagne italiane dei cittadini albanesi tratti in arresto, destinatarie anch’esse di misure cautelari detentive: il loro compito era quello di trasportare la droga che in precedenza avevano concorso a suddividere in dosi.

I proventi dei furti venivano reinvestiti nell’acquisto di grossi quantitativi di cocaina. In totale sono stati effettuati 30 arresti in flagranza di reato e sequestrati 253 kg di cocaina e 40 di hashish. Il sequestro più grande era stato effettuato il 27 settembre dai carabinieri di Riccione, in collaborazione con i militari dei comandi Arma di Milano e Vimercate (MB): in due distinte perquisizioni eseguite contestualmente erano stati trovati 203 kg di cocaina. Altri 20 chili di cocaina erano stati intercettati, nel mese di novembre, a Imola.

Nel mese di dicembre a Piacenza era stato catturato un pericoloso latitante, ricercato per reati contro il patrimonio. Si trattava di un 36enne che aveva trovato rifugio nella nostra città, usando false generalità. Al momento del fermo l’uomo aveva con sé oltre 100 gr. di oro (per un controvalore di circa 9 mila euro).

In totale il valore di tutta la droga sequestrata nel corso dei mesi è stato calcolato dai carabinieri in oltre 8 milioni di euro all’ingrosso, che al dettaglio, una volta tagliato e suddiviso in dosi, avrebbe reso ai membri della struttura criminale oltre 25 milioni di euro.

Sono state anche rinvenute varie armi fra cui tre revolver e tre pistole semiautomatiche e quattro fucili,

E’ stata recuperata un’ingente parte della refurtiva, sequestrata nei porti di Bari, Ancona e in quello di Durazzo. In totale il gip del tribunale ha disposto l’esecuzione di 26 misure cautelari in carcere, presso i Penitenziari di Rimini, Pesaro, Forlì, Ravenna, Bologna, Piacenza, Monza e Larino (CB), di 3 misure cautelari agli arresti domiciliari e 10 interrogatori precautelari.

Oggi, durante l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, sono arrestati, in flagranza di reato, altri due soggetti, uno di nazionalità albanese ed una donna marocchina, trovati in possesso di oltre un chilogrammo di cocaina. L’uomo ha per di più opposto resistenza all’arresto procurando gravi lesioni ad uno dei carabinieri. Alcuni destinatari della misura cautelare sono al momento irreperibili sul territorio nazionale e sono ricercati all’estero.

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