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Le associazioni animaliste protestano per l’arrivo del circo di Greca Orfei a Piacenza

Il Comune ha concesso il via libera allo spettacolo circense a condizione che non vengano utilizzati animali

Le associazioni animaliste di Piacenza (I Mici di Micio Bau aps, Liberinsieme odv, Leal Lega Antivivisezionista Italiana sezione Piacenza, Arca di Noè odv, Pelosi Coraggiosi, Veg & Joy aps, Senza Catene odv) attraverso una lettera inviata al sindaco Katia Tarasconi, all’assessore alle Politiche ambientali Serena Groppelli e al garante per la tutela degli animali Giovanni Peroni nonché attraverso un comunicato stampa diffuso dall’avvocato Silvia Felice, protestano contro la decisione del Comune di Piacenza di consentire l’attendamento a Piacenza del Circo di Greca Orfei. Come è noto un regolamento del nostro Comune prevede che a Piacenza non siano consentiti spettacoli con animali. Questo però non basta alle associazioni animaliste che esprimono «un sentimento di delusione, amarezza e perplessità rispetto alle scelte di un’amministrazione comunale che, pur avendo recepito istanze di tutela degli animali sfruttati nei circhi approvando apposito regolamento che ne vieta l’attendamento sul territorio comunale, di fatto ne ha vanificato la “ratio” sottesa. Dopo una trattativa a porte chiuse, infatti, l’attività circense di Greca Orfei, che sfrutta animali esotici nei propri spettacoli, potrà attendare a Piacenza con l’unica condizionalità di non fare esibire gli animali in pista».

«La scelta dell’ente comunale – secondo le associazioni animaliste –  in tal modo, disattende i principi deterrenti volti a disincentivare spettacoli diseducativi e anacronistici, “graziando” dal divieto introdotto con apposito regolamento, i circhi che si impegnerranno a non esibire e a tenere in gabbia animali che, benché nati per essere liberi, trascorreranno la vita segregati come avviene negli zoo. Di fatto si legittima, al posto dell’attività circense in senso stretto, un’altrettanto barbara attività di prigionia animale itinerante».

In origine il circo, attualmente a Carpi, avrebbe dovuto debuttare il 21 febbraio. Prima di trovare un accordo con il circo, il Comune aveva revocato la concessione. Ora che è stata rilasciata – alla condizione di non utilizzare animali – la prima si terrà il 27 febbraio.

Questo il testo della lettera delle associazioni animaliste inviata al Municipio:

Le scriventi associazioni animaliste con riguardo alla notizia, appresa dai giornali locali, di un accordo intercorso fra Comune di  Piacenza e circo Greca Orfei rispetto all’autorizzazione di attendamento, sottoposta alla  condizione di non utilizzo degli animali durante gli spettacoli, osservano quanto segue.

  1. Amareggia il fatto che, per l’attendamento del circo Greca Orfei, siano state escluse dai tavoli di trattativa, pur coinvolgenti la tutela degli animali (nel caso di specie quelli impiegati negli spettacoli itineranti), quelle stesse associazioni di volontariato alle quali viene riconosciuto un  ruolo istituzionale nello Statuto del Comune (art. 44).
  2. Consentire lo svolgimento di attività circensi che sfruttano gli animali e ne pubblicizzano la presenza, tradisce la “ratio” dei Regolamenti comunali adottati allo specifico scopo di disincentivare gli spettacoli diseducativi, connotati da arretratezza culturale, indipendentemente  dalla loro esibizione in pista.
  3. Si insiste affinché, anche con riguardo al circo Greta Orfei, prossimo all’attendamento, venga attivato ogni più rigoroso controllo affinché siano rispettate le linee guida CITES nonché tutte le norme ed i regolamenti comunali in vigore.
  4. Si chiede di conoscere anticipatamente quali rimedi verranno adottati per scongiurare il rischio che venga consentito ai visitatori di vedere gli animali in gabbia e quali siano le sanzioni applicabili in caso di trasgressione del relativo divieto.
  5. Il presente atto verrà consegnato alla stampa locale per denunciare il fatto che alla formazione dell’accordo in oggetto non ha partecipato alcuna delle scriventi associazioni animaliste e che, in ogni caso, i termini dell’accordo stesso non rispondono ad autentiche istanze di effettiva tutela degli animali, in quanto risulta sacrificato il sistema deterrente atto a disincentivare la prigionia  di animali selvatici.

Foto: Nell’immagine l’originaria locandina che punbblicizzava l’arrivo del circo a Piacenza

 

 

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