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Ita Airways fra sostegno allo sport e prospettive di mercato

Intervista a Sandro Pappalardo, presidente della compagnia di bandiera, in occasione della Aeronautica militare Balloon Cup

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Già a partire dalla prima edizione della Aeronautica Militare Bolloon Cup, in prima fila a sostenere l’iniziativa c’era Ita Airways che quest’anno ha confermato la propria sponsorizzazione ed è stata presente a San Damiano con il presidente, Sandro Pappalardo, che ha ribadito la vicinanza della compagnia di bandiera allo sport, in tutte le sue molteplici espressioni.

“I valori che lo sport, da sempre, ha tramandato sono nel DNA di ITA Airways e per questa ragione siamo stati la compagnia di riferimento del Giro d’Italia. Lo saremo per i Giochi Olimpici e Paralimpici che inizieranno a febbraio, Milano Cortina. Vogliamo raccontare la nostra realtà al paese che inevitabilmente poi ci sostiene viaggiando con noi. Siamo un anello del sistema paese Italia e oggi siamo qui per questa ragione. Siamo un anello del sistema paese Italia e facciamo la nostra parte per migliorare non solo ovviamente il fatturato della nostra compagnia, ma anche l’economia del nostro paese”.

L’incontro con Pappalardo è stato anche occasione per tracciare un bilancio sullo stato di salute di ITA Airways.

“Un grande successo di 5.000 persone che hanno creduto in questo progetto a ottobre del 2021. Hanno fatto un lavoro straordinario e oggi i numeri sono altamente positivi. Dobbiamo cercare di migliorare sempre di più. Inizieremo quest’anno, come abbiamo detto più volte, sarà un anno di break even e i dati sono, ripeto, altamente positivi, le prenotazioni per fine anno ci sono e inizieremo nel 2026 anche nuovi investimenti”.

Abbiamo chiesto al presidente della compagnia di bandiera quali conseguenze abbia l’attuale situazione internazionale: “È ovvio che la situazione geopolitica sfavorisce alcuni voli. Abbiamo Ben Gurion, Tel Aviv chiuso, ci manca il mercato russo e ci manca anche poter sorvolare quello spazio aereo e quindi dobbiamo, ad esempio, per andare a Tokyo allungare il nostro volo di più di un’ora, quindi con consumi e costi differenti. Risentiamo di queste fette di mercato che ci mancano, ma non siamo fermi: stiamo studiando come mantenere le fette di mercato che da sempre sono state patrimonio di ITA. Allo stesso tempo stiamo cercando di aggredire nuove fette di mercato che magari prima non ci vedevano protagonisti”.

Com’è competere in un mercato dominato dalle low cost?

“Ritengo che non siamo in competizione. Ognuno fa un lavoro differente. Noi forniamo un certo tipo di servizi, loro ne forniscono un altro. Credo che nel nostro paese ci sia spazio per tutti. C’è una grandissima domanda, di conseguenza cerchiamo di dare un’offerta, ognuno per quello che può e ognuno per quello che si impone di fare. Noi come compagnia di riferimento nazionale cerchiamo di mantenere il servizio di qualità che abbiamo sempre fornito, ma c’è posto per tutti”.

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