Ci sono voluti anni per maturare la decisione ma, alla fine, una donna di 45 anni ha trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri l’ex consorte che le aveva fatto subire angherie di ogni tipo.
A far traboccare il vaso, per la donna residente a Lugagnano Val d’Arda, è stato un ennesimo litigio con l’uomo, un operaio 47enne, andato in scena ad inizio gennaio 2019.
Questa volta la signora ha però deciso di ribellarsi e di non subire per l’ennesima volta ed ha chiesto aiuto ai Carabinieri della Stazione di Lugagnano Val d’Arda, denunciando di essere da ormai molto tempo vittima di maltrattamenti da parte del coniuge ma anche di atti persecutori da parte del suocero.
Ai militari ha raccontato che da più di due anni la situazione domestica era diventata insopportabile a causa delle pressioni verbali e psicologiche dell’uomo che non accettando la richiesta di separazione non perdeva occasione per umiliarla e talvolta picchiarla, anche in presenza dei due figli.
In particolare 45enne ha raccontato ai militari che tutto è iniziato nel 2017 quando l’ex marito ha saputo di una richiesta di amicizia ricevuta sul profilo Facebook della donna da un individuo che non conosceva e con cui non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto. Era bastato questo per far insorgere nell’uomo il sospetto che la moglie avesse un amante.
Da quel giorno l’ex marito ha iniziato ad avere un atteggiamento “insopportabile, violento, offensivo e irriguardoso”, in special modo quando, circa una volta al mese, la donna usciva a cena con le amiche e l’uomo – spesso ubriaco – l’aspettava sveglio al rientro e le afferrava il viso stringendoglielo e talvolta la spingeva con violenza contro i mobili.
Ai militari la donna ha raccontato che l’atteggiamento violento e la gelosia morbosa dell’ex marito è aumentata quando dopo l’ennesima discussione nell’estate del 2018, ormai esasperata della situazione familiare aveva detto al marito di essersi rivolta ad un avvocato di Parma e che di li a poco gli sarebbe arrivata una richiesta di separazione.
Ha riferito, inoltre, che da quel momento il suocero, che veniva messo al corrente dal figlio delle continue discussioni che aveva con la moglie, non accettando la decisione presa di separarsi, aveva iniziato a compiere una serie di molestie e minacce oltre che su di lei anche madre della donna.
Aveva iniziato a seguirla, ad aspettarla sotto casa al rientro per aggredirla verbalmente in dialetto piacentino, a lasciarle dei bigliettini minacciosi sul parabrezza della macchina, oltre a chiamarla al telefono, nonostante da diverso tempo non avessero più relazioni, al solo scopo di minacciarla ed insultarla.
Tutto questo ha causato alla donna un grave stato d’ansia e paura, tanto che non si sentiva più sicura ed ha dovuto modificare le sue abitudini di vita quotidiana ed utilizzare prodotti naturali per contrastare i continui stati d’ansia.
I carabinieri di Lugagnano hanno avvisato la Procura della Repubblica di Piacenza ed il GIP, su richiesta del Pubblico Ministero, ha deciso di applicare nei confronti dell’ex marito la misura dell’allontanamento della casa familiare, con il divieto di non poter accedervi senza l’autorizzazione di un giudice, nonchè il divieto di avvicinarsi a meno di 100 metri dai luoghi abitualmente frequentati dall’ex moglie.
Invece nei confronti dell’ex suocero è stato deciso il divieto di dimora nel comune di Lugagnano Val d’Arda, il divieto di avvicinamento nei luoghi solitamente frequentati dall’ex nuora a meno di 300 metri ed il divieto di comunicare con ogni mezzo – anche in via diretta.