I problemi del commercio piacentino sono tanti e tutti rilevanti. Per questo ci si poteva attendere un confronto acceso fra l’assessore Stefano Cavalli e gli esercenti, questo pomeriggio in S.Ilario, durante la riunione indetta nell’ambito del progetto “Piacenza vive il suo centro storico” finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
In sala tanti rappresentanti di associazioni, qualche esponente politico ed ovviamente un discreto numero di commercianti, anche se – complice forse orario e giorno della riunione – tanti che avrebbero voluto non sono riusciti a prendervi parte.
Nella prima parte del pomeriggio è stata data una infarinatura, abbastanza generica, su come utilizzare i social network per promuovere le proprie attività. Ha poi preso la parola la responsabile della cooperativa di garanzia dei commercianti Garcom che ha illustrato le opportunità di agevolazione offerte alle imprese. Sono seguiti i saluti del decano dei commercianti piacentini Giovanni Ronchini per cominciare con un giro di domande all’assessore da parte dei presenti.
A rompere il ghiaccio Mauro Saccardi nella sua doppia veste di commerciante e consigliere comunale di maggioranza che ha sottolineato come sarebbe fondamentale riuscire ad aprire i parcheggi di via Benedettine nelle aree ex militari.
Barbara Dossena ha chiesto all’assessore, dopo un precedente incontro, appena insediatosi, se in questi due mesi abbia potuto riflettere sulle tante istanze dei commercianti e quali fossero le sue impressioni.
«L’iniziativa di oggi – ha sottolineato l’assessore Cavalli – è volta a promuovere la funzione commerciale del centro storico come epicentro del territorio piacentino. L’affermazione, il consolidamento della sua immagine e la valorizzazione del centro storico si fondano su quattro pilastri: commercio, turismo, enogastronomia e cultura. L’approfondimento delle tematiche web e social commerce fa parte di questa strategia, che vede Piacenza quale crocevia di un vasto territorio costellato di città di medio-grandi dimensioni, rispetto al quale il sistema di imprese locali ha tutte le carte in regola per risultare attrattivo».
Entrando nel vivo del confronto Cavalli ha ammesso come Piacenza viva una storica carenza strutturale sul fronte parcheggi e se per quanto riguarda via Benedettine il Comune non è proprietario dell’area e può al momento fare poco per sbloccare la situazione, una risposta vera potrebbe arrivare qualora il Ministero desse il via libera ai giardini di palazzo Farnese. In quell’area potrebbe trovare spazio un parcheggio da 1.000 posti auto. Cavalli ha invece confermato che il parcheggio dell’ex Cavallerizza, nonostante sia in pieno centro, risulti sotto-utilizzato. «Forse perché – ha detto – non è semplicissimo da raggiungere per chi arriva da fuori città».
L’assessore ha ammesso che, come è emerso dagli incontri con numerosi commercianti, vi sia da intervenire sul degrado dei marciapiedi cittadini e sull’illuminazione che in tante zone risulta scarsa.
«Il mio – ha detto Cavalli – è un assessorato impegnativo. Tutti -ad esempio – mi avevano sconsigliato di “toccare” il mercato cittadino. Ma visto che anche il Sindaco me lo ha chiesto esplicitamente ho deciso di intervenite. Abbiamo sottoscritto il Protocollo di legalità che è un primo passo. Sabato sono voluto andare di persona a controllare e mi sono accorto che non era tutto a posto. Gli stessi operatori devono imparare a rispettare gli spazi, le regole, non gettare la carta per terra. Avremmo potuto punire subito le irregolarità con sanzioni ma abbiamo preferito incominciare prima con un periodo transitorio di sensibilizzazione. Sul mercato, ma non solo, occorre intensificare la sicurezza. Penso alle tante commesse e ai tanti negozianti che, alla sera, hanno paura a chiudere le loro attività per il rischio di rapina. Penso si debba restituire sicurezza e ad esempio lavoreremo per intensificare la presenza dei vigili proprio nelle fasce orarie più a rischio».
L’assessore ha poi accennato al Gola Gola Festival. Si tratta di un evento che dopo due edizioni a Parma (la prima salutata da grande successo) era rimasto orfano di una piazza (anche perché i costi complessivi sono decisamente elevati 300 mila euro, che vengono pagati dai partecipanti). Ora verrà ospitato dalla nostra città e la Giunta si augura sia un grande evento dedicato all’enogastronomia, con show cooking, mercato di prodotti tipici, convegni. «L’intenzione ha detto Cavalli – è di legarlo ai venerdì piacentini in modo che diventi un percorso culturale e gastronomico. La manifestazione è in programma il 7-8 e 9 giugno.
Stefano Cavalli ha anche affrontato il tema dei locali che sono stati chiusi perché non rispettavano la normativa sugli spettacoli: «Proprio l’altro giorno parlavo con un esercente preoccupato perché nel suo locale si fa musica live. Io credo che l’attuale normativa sia obsoleta e si debba lavorare per cambiarla. Non è che spegnendo la musica si fa vivere una città, anzi».
Il consigliere comunale di maggioranza Antonio Levoni ha salutato la sala parlando del commercio come di un motore che si è inceppato e ha assicurato che in consiglio si lavora per dare un contributo utile ad uscire dalla situazione di crisi.
L’unica “stoccatina” è arrivata da Alessandra Tampellini, dell’Unione Commercianti, secondo la quale l’apertura di nuovi, ennesimi, supermercati a Piacenza sposta i flussi dalla città, dai negozi e si è domandata quale futuro la Giunta abbia in mente per la città.
Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere Saccardi che ha ribadito la sua totale contrarietà all’apertura di nuovi supermercati. «Il Comune con gli introiti degli oneri di urbanizzazione fa cassa, ma la fa una volta sola. I danni causati invece restano per sempre. Quando si fanno scelte bisognerebbe sempre avere in mente quali sono le conseguenze. Se spostiamo gli uffici comunali da viale Beverora a Borgo Faxal, nel giro di 15 giorni i negozi di viale Beverora chiudono. Se spostiamo l’ospedale succede lo stesso in via Taverna».
Uno studente che vive ormai nella nostra città da 6 anni e che ha anche avviato un’attività ha criticato la gestione dei mezzi pubblici «Dopo mezzanotte non gira nemmeno un bus. Noi studenti che abitiamo in periferia siamo tagliati fuori. Non possiamo permetterci di pagare ogni volta un taxi».
Di mezzi pubblici e di taxi ha parlato anche Ludovica Cella di Federalberghi «due strutture importanti come il Park Hotel e lo Stadio non sono servite da bus. I taxi sono cari (per una corsa nottura ci vogliono anche 20 euro) e parcheggiare è difficile. Consideriamo che la nostra città ha solo un albergo nel cuore della città e tutti gli altri sono in zone periferiche … gli ospiti dei nostri alberghi non vengono in centro ed è un’occasione persa per tutti, compresi commercianti e ristoratori. Il centro di Piacenza – ha continuato Ludovica Cella – è disordinato, poco attrattivo. Faccio un esempio: non c’è un gazebo uguale ad un altro».
L’assessore Cavalli ha promesso che, cogliendo le richieste di altri commercianti, riproporrà momenti di confronto come quello odierno magari in giorni differenti ed in orari diversi, magari serali.