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Alla Filo Oscar si racconta Oscar Wilde

Chi è Oscar Wilde? Un eccentrico? Un genio? Forse tutto questo. Ma cos’è che la sua personalità cela veramente dietro la facciata di peculiarità che lo ha reso unico?

È da queste domande che prende le mosse lo spettacolo “The dreaming prince” con il quale torna a Piacenza la compagnia scozzese Charioteer Theatre diretta da Laura Pasetti.

Appuntamento quindi al Teatro Filodrammatici lunedì 11 marzo 2019 alle ore 10 e martedì 12 marzo alle ore 9 e 10.45 per la Stagione di teatro scuola 2018/2019 “Salt’in Banco” di Teatro Gioco Vita curata da Simona Rossi e organizzata dal Centro di produzione teatrale diretto da Diego Maj con Fondazione Teatri di Piacenza, la collaborazione dell’Associazione Amici del Teatro Gioco Vita e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Lo spettacolo in lingua inglese, che è una sorta di viaggio nell’immaginazione di Oscar Wilde, è rivolto alle scuole superiori. Scritto da Rebekah King e diretto da Laura Pasetti, è interpretato da Philip Kingscott e Gabriele Colferai, quest’ultimo anche assistente alla regia insieme ad Anna Vanosi.

Oscar Wilde è un brillante studente dell’università di Oxford ma l’arroganza non gli giova e i suoi toni saccenti gli procurano una punizione: confinato nella sua stanza dal rettore, affronterà l’inquietudine che lo perseguita evocando i personaggi che, pochi anni dopo, usciranno dalla sua penna e diventeranno capolavori. Unico compagno di viaggio e unico conforto: la sua Immaginazione. Oscar si confronterà con la parte fragile di sé stesso e con la sua diversità, ma il prezzo da pagare per non soffrire sarà molto alto.

«Oscar – sono le parole di Laura Pasetti – è diverso: ci sono tanti ragazzi come Oscar. Oscar non era unico, era un ragazzo fragile, solo, inquieto. Unico interlocutore che lo ha salvato da depressione e dal perdersi in se stesso: la sua incredibile immaginazione. Ecco quindi sul palco Oscar che dialoga con la sua immaginazione. L’immaginazione lo stimola, lo incita, lo accudisce. Ma ovviamente è alimentata da una sensibilità fuori dall’ordinario che può farlo sbarellare. Troppo dolore se si è troppo sensibili: e allora ingabbiamo la sensibilità, tappiamole la bocca. Uccidiamola. Per riuscire a sopravvivere e per essere accettati dagli altri. Così facendo resterà un’Immaginazione mutilata, bastonata, ammaccata. Oscar tradisce se stesso. E questo per me (regista) spiega la dicotomia e le oscillazioni della sua scrittura».

Il Charioteer Theatre diretto da Laura Pasetti ritorna a Piacenza a grande richiesta dopo il successo ottenuto nella passata stagione con lo spettacolo “A cup of tea with Shakespeare”. La compagnia è reduce da una lunga permanenza al Piccolo Teatro di Milano, che da diversi anni la ospita nella programmazione per le scuole e i giovani.

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