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Nuova metodo di raccolta rifiuti: Iren risponde alle critiche

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato diffuso da Iren sulla questione della raccolta dei rifiuti. Ieri erano arrivate critiche alla Multiutility da parte di Fratelli d’Italia e di Confedilizia Piacenza. Questa la replica di Iren.

«In questi ultimi anni, il Comune di Piacenza ha avviato e sta portando avanti convintamente un’importante trasformazione nelle modalità di raccolta differenziata e del porta a porta nella nostra Città. Iren, gestore dei servizi ambientali, affianca il Comune nella sfida ambientale che sta coinvolgendo tutti a vario titolo. Oggigiorno il problema della produzione e della corretta gestione del ciclo dei rifiuti rappresenta uno dei temi centrali che il nostro mondo si trova ad affrontare. Pensare a tutelare il patrimonio più importante che abbiamo, l’ambiente, rappresenta una sfida non più procrastinabile e ciascuno di noi è chiamato a fare in concreto la sua parte, ogni giorno.

Piacenza è un importante capoluogo, oltre che polo logistico ed industriale con un elevato standard di innovazione e progresso: anche sul tema della sostenibilità è, quindi, necessario adottare soluzioni che vadano in questa direzione, sviluppando in tutti noi una sempre maggiore consapevolezza verso le tematiche ambientali. In questo Iren affianca il comune nelle sue scelte, che sono state quelle della corretta differenziazione dei rifiuti, che rientra appieno in questo percorso: infatti, tanto maggiore è la quantità di rifiuto differenziato che viene raccolto minore sarà il consumo di energia e di materie prime e maggiore la salvaguardia dell’ambiente.

Progressiva estensione del porta a porta

Il progetto di trasformazione delle modalità di raccolta, approvato dalla Amministrazione Comunale, prevede una progressiva estensione del “porta a porta” ed è in linea con gli obiettivi dettati dal Piano d’Ambito della Provincia di Piacenza, deliberato il 25 settembre 2015, che prevede al 2020 il conseguimento di sfidanti risultati quali l’estensione della raccolta domiciliare al 92,9% degli abitanti (con solo il restante 7,1% che manterrà il modello di raccolta di prossimità) ed il raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata pari a 67,9% (nel 2018 siamo saliti significativamente già oltre al 67%) oltre ad una produzione massima pro capite annuale di rifiuto indifferenziato di 150 Kg.

Ed è proprio lo stesso Piano che specifica le tipologie di rifiuto oggetto della raccolta domiciliare. In questa direzione si colloca il processo che vede l’assegnazione di set di contenitori (privati o condominiali) per la raccolta domiciliare delle varie frazioni e la contestuale progressiva rimozione dei cassonetti per la raccolta stradale dei rifiuti indifferenziati.

I contenitori sono una soluzione che si è rivelata efficace

Una soluzione tecnica che, come dimostra l’esperienza degli altri quartieri dove il sistema è già stato introdotto, si è rivelata efficace per incrementare le percentuali di differenziata. Per anni la città di Piacenza è rimasta ferma con una raccolta prevalentemente stradale che non ha mai consentito di raggiungere percentuali elevate, ci si attestava sul 59%. Nella primavera 2018, di concerto con l’Amministrazione Comunale, è stata introdotta la raccolta porta a porta nella zona limitrofa a Viale Dante: questa trasformazione ha comportato effetti positivi sulle percentuali di differenziata. Al 31 dicembre 2018 Piacenza ha chiuso con 61,5% di raccolta differenziata (64% con proiezione annuale). Soluzioni tecniche simili sono state adottate ed ancora oggi in uso in contesti territoriali vicini e simili che hanno consentito di raggiungere e oltrepassare soglie prossime all’80% di raccolta differenziata.

Non va inoltre dimenticato che, a supporto della raccolta differenziata e del servizio di raccolta domiciliare, nel Capoluogo sono presenti tre Centri di Raccolta, situati in via XXV Maggio, via Pastore e Strada Valnure, presso i quali è possibile conferire i rifiuti differenziati.

Informazioni e segnalazioni:  quali sono i canali diretti di contatto?

L’introduzione della raccolta porta a porta è stata preceduta da una massiva e capillare campagna di informazione: incontri pubblici, lettere alla cittadinanza, distribuzione di materiale informativo, affissioni di manifesti stradali, allestimento di un Punto Informativo, incontri con gli amministratori e con le associazioni, banner sui siti dei media web locali, comunicati stampa. Per avvisare la cittadinanza a partire dal 29 aprile è stata anche realizzata una campagna di affissioni; sono state effettuate inserzioni sulle testate on-line e sul quotidiano Libertà e distribuite locandine negli esercizi pubblici e nei condomini.

Il materiale presentato agli incontri e distribuito ad ogni famiglia comprende il Calendario di raccolta per conoscere i giorni e gli orari in ogni zona e via, l’Opuscolo per sapere cosa va differenziato e il Rifiutologo che presenta in ordine alfabetico diversi oggetti affinché possano essere conferiti correttamente. E’ stato anche realizzato un depliant, “La raccolta differenziata parla tutte le lingue”, che attraverso le immagini risolve i dubbi sul “dove lo butto?” ed è tradotto in inglese, francese, spagnolo, rumeno, cinese, arabo.

Il tutto con un unico scopo, quello di informare compiutamente i cittadini sui fini della nuova raccolta e sulle modalità operative.

Filo diretto con Iren: per informazioni, richieste e segnalazioni relative ai servizi di raccolta differenziata e igiene urbana è disponibile il Customer Care Ambientale Iren, contattabile al Numero Verde 800-212607, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle ore 17:00 e il sabato delle ore 8:00 alle ore 13:00. È anche possibile inviare una e-mail all’indirizzo ambiente.emilia@gruppoiren.it

Fase di messa a punto del servizio: i tecnici di Iren sono a disposizione per individuare le migliori soluzioni rapportate alla specifica natura dei luoghi, tenendo conto, per quanto possibile, delle esigenze dei singoli e di concerto con la Amministrazione Comunale.

Quanti sono gli abitanti coinvolti nell’anello del centro storico?

La raccolta porta a porta è stata attivata nell’anello del centro storico di Piacenza, e coinvolge circa 12.500 abitanti. Dal 23 aprile al 25 maggio sono state consegnate le dotazioni condominiali/famigliari: circa 2.000 contenitori per l’indifferenziato (da mastelle 40 lt a volumetrie maggiori, 1100 lt) e circa 5.000 contenitori per le differenziate (organico, pb e carta). Parallelamente alla raccolta porta a porta nella zona dell’anello del centro storico, in accordo con l’Amministrazione Comunale, è partita l’attività di raccolta di Plastica e Barattolame in un unico contenitore.

Cosa è cambiato per i residenti del dentro monumentale?

Nulla è cambiato per i residenti del centro monumentale nel quale è stata mantenuta la raccolta porta a porta preesistente. Nel centro storico monumentale la raccolta differenziata di rifiuto indifferenziato (bisettimanale), carta (settimanale), plastica e barattolame (bisettimanale) è attiva dal 2009. Il rifiuto indifferenziato non viene raccolto in contenitori, ma in sacchi neri forniti da Iren. Nel centro storico monumentale – ovvero nel perimetro compreso tra via Roma, via Cavour, via Cittadella, primo tratto di via Borghetto (fino all’incrocio con via Poggiali), via sant’Eufemia, via Taverna dal civico 771 (dispari) e 74 (pari), via Nova, via San Siro, via Scalabrini fino a Piazzetta San Paolo, Via Alberoni dopo incrocio con Via Tibini –  la raccolta prosegue quindi con le modalità già in vigore.

Cosa accade dopo la raccolta differenziata?

Tutte le frazioni differenziate sono avviate al recupero tramite i Consorzi di filiera. La commistione di rifiuti a valle delle raccolte differenziate è impossibile: ogni filiera è separata dall’altra e viene indirizzata al riciclo.

Consorzi di Filiera: Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi collabora con i Comuni in base a specifiche convenzioni regolate dall’Accordo quadro nazionale ANCI-CONAI e rappresenta per i cittadini la garanzia che i materiali provenienti dalla raccolta differenziata trovino pieno utilizzo attraverso corretti processi di recupero e riciclo. Il CONAI indirizza l’attività e garantisce i risultati di recupero di 6 Consorzi dei materiali: acciaio (Ricrea), alluminio (Cial), carta/cartone (Comieco), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve). Altri consorzi di filiera, per citarne alcuni, sono COBAT Raee per la gestione dei rifiuti elettronici, COBAT Tyre per la gestione dei pneumatici in disuso, COBAT Ripa per la gestione delle pile e degli accumulatori esausti, CONOU Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, CONOE Consorzio Nazionale per la raccolta e smaltimento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti.

Agenti Accertatori: chi sono e cosa fanno?

La figura degli Agenti Accertatori è prevista dalla Legge Regionale sull’economia circolare (16/2015) per potenziare le azioni di informazione, vigilanza e controllo sul territorio regionale. Essi non sono semplici dipendenti di Iren. Per divenire Agente occorre frequentare un corso di formazione tenuto da ATERSIR. Al termine del corso i candidati devono superare una prova di esame. Solo a seguito del superamento dell’esame i candidati assumono la qualifica di Agente Accertatore e si affiancano ai Vigili del Corpo della Polizia Municipale, ai Vigili Ambientali, e alle Guardie Ecologiche Volontarie come ulteriore punto di riferimento sul territorio. A Piacenza gli agenti accertatori sono due.

Essi esercitano una azione di controllo sul territorio, innanzitutto in chiave formativa ed informativa. Favoriscono le corrette modalità di gestione dei rifiuti ed i comportamenti ecovirtuosi. Riducono i fenomeni di degrado legati alla mancanza di rispetto delle regole che sono, ad esempio, alla base dei sistemi di raccolta differenziata porta a porta. Capita spesso che gli Utenti – nonostante le pervasive e insistenti campagne di informazione – non abbiano compreso appieno la portata delle innovazioni introdotte dai nuovi sistemi di raccolta e le relative regole tecniche. Gli Agenti Accertatori intervengono per informare e formare le persone alle nuove forme di raccolta. Solo in caso di renitenza e di deliberata inosservanza delle norme, gli Agenti intervengono in chiave sanzionatoria, applicando quanto previsto dai regolamenti comunali e da Atersir. In questa loro funzione gli Agenti Accertatori sono pubblici ufficiali ed hanno piena potestà ispettiva sugli abbandoni dei rifiuti e sugli errati conferimenti, al pari delle altre forze dell’ordine. Hanno dunque anche il dovere di notificare i verbali di contestazione ai sanzionati e assolvere le pratiche per l’applicazione delle sanzioni».

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